Orientarsi, ovvero trovare l’Oriente. Questa semplice definizione sintetizza efficacemente il nocciolo del problema: è sufficiente trovare un punto cardinale per poter poi immediatamente definire gli altri tre.
I quattro punti cardinali – i cardini del mondo, secondo gli antichi – sono: Sud, Nord, Est e Ovest. Sono inoltre molto utilizzati anche numerosi punti intermedi, a vari gradi di precisione, come ad esempio sud-ovest, nord-est, sud/sud-ovest etc.
Troviamo i punti cardinali
Non disponendo di nessuno strumento, possiamo utilizzare il sole per identificare il sud: esso si trova sull’orizzonte nella direzione in cui il sole raggiunge la sua massima altezza, nel momento cioè del “mezzogiorno astronomico”. Il nord si trova ovviamente nella direzione opposta, mentre avendo le spalle al nord, a sinistra abbiamo l’est e infine a destra l’ovest.
Un altro modo per orientarci potrebbe essere quello di fare riferimento al sorgere e al tramontare del sole, ma ciò potrebbe facilmente metterci fuori strada: il sole, infatti, sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest solo due volte all’anno, ovvero l’equinozio di primavera (21 marzo) e d’autunno (21 settembre). In autunno e in inverno il sole sorge e tramonta invece più a sud (con la sua traiettoria bassa sull’orizzonte), mentre in primavera e in estate il sole sorge e tramonta più a nord, grazie alla sua lunga traiettoria alta sull’orizzonte. In pratica, a marzo – aprile e a settembre - ottobre possiamo utilizzare con buona approssimazione anche i punti in cui sorge o tramonta il sole, per identificare rispettivamente l’est e l’ovest.
E di notte?
Come gli antichi marinai, possiamo senza dubbio ricorrere alla famosa e, perché no, anche romantica stella polare, che indica quasi esattamente il nord. Purtroppo essa non è troppo luminosa, per cui richiede un minimo di conoscenza delle costellazioni per poterla identificare. Il sistema forse più utilizzato fa riferimento alla facilmente riconoscibile costellazione del Grande Carro, od Orsa Maggiore, quasi sempre ben visibile: prolungando il lato minore del carro di 5 volte, si arriva praticamente dove si trova la stella polare.
Cosa è l’azimut?
Ora che abbiamo fatto la conoscenza con i punti cardinali, occorre dire che, per maggiore precisione, spesso si utilizzano i “gradi”. Si immagina cioè che il cerchio dell’orizzonte sia diviso in 360 gradi, definendo quindi come “azimut” l’angolo formato dalla “direzione osservatore - nord” e dalla “direzione osservatore - punto considerato”, misurato in senso orario a partire dal nord. Di conseguenza, l’est corrisponde a un azimut di 90 gradi, il sud di 180, l’ovest di 270, il nord-est di 45, e così via.
Cosa sapere sull' orientamento:
Orientamento - introduzione
Orientamento - parte 1 - i cardini del mondo
Orientamento - parte 2 - le carte geografiche
Orientamento - parte 3 - calcoliamo la distanza
Orientamento - parte 4 - calcoliamo i dislivelli e le pendenze
Orientamento - parte 5 - la carta topografica
Orientamento - parte 6 - la bussola: cenni introduttivi