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Sci-orientamento

Lo sci-orientamento è nato, e non poteva essere altrimenti, nei paesi Paesi nordici, e in particolare in Norvegia, alla fine dell’800, quando un gruppo di appassionati pensò di mettere alla prova la propria abilità nel muoversi attraverso le foreste con l'aiuto di carte topografiche, seguendo le tracce lasciate sulla neve dalle slitte che trainavano i tronchi per farne legname. 

 

Sci di fondo più cartina 

Sulla base della consueta tenuta e attrezzatura da fondo (tecnica libera), il concorrente deve percorrere una fitta rete di piste battute nei boschi, alla ricerca di determinati punti di controllo (le cosiddette lanterne, di colore bianco e arancione) che trova segnati sulla carta topografica di gara. 

E proprio per poter leggere la carta mentre scia, quindi senza fermarsi, si dispone di una sorta di leggio con bussola incorporata, che viene fissato al petto con apposite cinghie. 

 

Il percorso di gara è quindi “punteggiato” di numerosi punti di controllo, che il concorrente deve trovare in successione e nel minor tempo possibile, fino ad arrivare al traguardo. La difficoltà consiste nel fatto che le piste preparate sul terreno sono molteplici, tanto che il concorrente si trova di fronte ad una vera e propria ragnatela di possibili percorsi e diramazioni, riportata con precisione anche sulla carta. 

 

Il concorrente deve quindi districarsi in questa sorta di labirinto di piste, ovviamente nel minor tempo possibile, cercando l’esatto percorso di volta in volta ritenuto migliore: più breve ma ripido, più lungo ma pianeggiante, e via di questo passo. 

 

Alla portata di tutti 

Lo sci-orientamento è uno sport alla portata di tutti, che oltre a permettere di raggiungere una buona padronanza dello sci nordico, abitua il fisico e la mente a essere più reattivi e ad adeguarsi con immediatezza e facilità a ogni tipo di terreno. Addirittura, nelle competizioni spesso si cimentano anche i semplici turisti, a fianco dei grandi campioni. I tempi sono differenti, certo, ma non la tenacia e la determinazione di arrivare fino alla “lanterna”, e poi alla successiva, in una continua “prova” personale. 

 

L’attività in Italia 

Lo sci-orientamento è soprattutto presente in Trentino, dove questa disciplina ha mosso i primi passi agli inizi degli anni '70, ma anche in Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Il numero dei praticanti in effetti è modesto - si può stimare in circa 300 persone - ma con grandissime soddisfazioni, come nel caso del quattro volte campione del mondo Nicolò Corradini, di Castello di Fiemme. L'attività è gestita a livello nazionale dalla F.I.S.O., Federazione Italiana Sport Orientamento, che raggruppa anche l'orientamento di corsa e con la mountain bike. Ogni anno viene predisposto un fitto calendario di manifestazioni, che comprende sia le gare vere e proprie che i corsi di avviamento e le gare promozionali, tra cui quella, ormai famosa, che si corre il venerdì prima della Marcialonga.

 

Cosa sapere sullo Sci-orientamento:

 

Parte 1: Semplice, ma non troppo!
Parte 2: Le gare nel dettaglio
Parte 3: Per vincere? Sciare e ragionare

scritto da Redazione Visit Italy - Ultima modifica: 08/10/2022

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