Una volta partiti, non basta “andare forte” per vincere, ma occorre, anche e forse soprattutto, ragionare e valutare con grande attenzione tutta una serie di fattori oggettivi (ma anche soggettivi), in modo da scegliere il percorso ottimale da seguire, tra i vari possibili, per raggiungere il successivo punto di controllo.
Tra i principali elementi di valutazione possiamo citare:
· distanza lineare: non sempre la via più breve può risultare la più veloce;
· difficoltà della pista: a volte, potrebbe risultare preferibile un percorso un po’ più lungo ma più veloce, rispetto a un tragitto breve ma accidentato;
· dislivello; da valutare con grande attenzione;
· le nostre condizioni fisiche;
· le condizioni della neve, e molto altro ancora.
Uno sport salutare
Lo sci-orientamento è uno sport all’aria aperta, su piste facili e senza particolari pericoli, che aiuta a esercitare uno sforzo inventivo e mnemonico per la ricerca del giusto e più breve percorso di gara, permettendo di confrontarsi con prove, situazioni e difficoltà sempre nuove e diverse. Naturalmente, si viene a sviluppare un’ottima capacità di lettura della carta e un altrettanto ottimo senso dell’orientamento: una scelta di percorso esatta può far risparmiare molti minuti di gara, mentre un errore costringe a fare molta strada in più. Infine, si tratta di uno sport non troppo faticoso, divertente, e soprattutto agonisticamente non esasperato, come troppo spesso avviene nelle classiche gare di sci di fondo e di discesa.
Cosa sapere sullo Sci-orientamento:
Parte 1: Semplice, ma non troppo!
Parte 2: Le gare nel dettaglio