Centro Storico di Chiavenna
Chiavenna
Antiche facciate con dipinti di grande fascino e di rilevante importanza, fontane e portali in pietra ollàre, decorati con motivi floreali e geometrici, sono gli elementi che caratterizzano l ´affascinante centro storico di Chiavenna.
Numerosi sono i loggiati che si affacciano sul fiume Mera e le preziosità architettoniche da scoprire girando per le strade del borgo; corti e giardini nascosti come la Córt di àsen, rappresentano angoli caratteristici, rimasti intatti nel tempo.
Un centro storico, risalente al XVI secolo, già circondato da mura sforzesche, in parte ancora visibili, che è testimonianza di quanto Chiavenna sia stata ricca e importante al tempo dei grandi traffici con il centro Europa.
Castello di Masegra
Sondrio
Costruito nel 1048, il castello fu distrutto e riedificato all’inizio del XV secolo con funzione militare per la sua posizione strategica importante. In seguito, è passato in eredità ai Beccaria subendo una riedificazione totale. Alla fine degli anni '90, con la ristrutturazione del castello, venne messa in evidenza la sua alta qualità architettonica.
Museo Storico Castello Masegra
Sondrio
Il Museo Storico Castello Masegra di Sondrio, in Valtellina, Lombardia, racconta, nelle sue tre sale, la storia ed i momenti principali della dominazione svizzera dei Grigioni (Cantone svizzero).
Galleria Storica Civici Pompieri della Valchiavenna
Chiavenna
Il museo raccoglie ed espone reperti di origine pompieristica presenti sin dall ´origine. Il materiale è stato ordinato per offrire ai visitatori la possibilità di valutare l'evoluzione tecnica delle diverse attrezzature antincendio e di soccorso durante la prima metà del ´900.
Tra i pezzi esposti figura la pompa a mano "MERA 3", completa di carro per il trasporto, in dotazione ai Vigili del Fuoco di Chiavenna dal 1883 al secondo dopoguerra, fortunosamente rinvenuta nel 1989 durante un incendio di un cascinale. Oltre ad alcuni accessori ed uniformi di servizio, è conservato l'elmo da parata dei Civici Pompieri di Chiavenna (1889).
Per ricreare l´atmosfera d´epoca è stata inoltre allestita una tipica sede di servizio periferica, come poteva essere quella di Chiavenna intorno alla fine degli anni ´30. Completano la Galleria Storica documenti, fotografie e cimeli, messi cortesemente a disposizione dalla popolazione del luogo. La Galleria Storica ospita infine un’imponente raccolta di modelli di automezzi antincendio, autocostruiti in scala 1:14 da un vigile del fuoco di Chiavenna. La collezione, che si compone attualmente di circa 100 pezzi.
Museo Valtellinese di Storia e Arte
Sondrio
Il Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio ha sede dal 1994 nello storico Palazzo Sassi de' Lavizzari, austero edificio cinquecentesco donato dai proprietari al Comune nel 1922 per scopi culturali. Le collezioni del Museo raccolgono testimonianze archeologiche di epoca preistorica e romana e opere in grado di offrire una panoramica della storia dell'arte valtellinese dal Medioevo ai giorni nostri.
Santuario della Sassella
Sondrio
Il Santuario della Sassella, a Sondrio, è un posto di pace spirituale eretto intorno al X secolo dopo l’apparizione della Madonna. All’interno del Santuario vi sono stupende opere d'arte da vedere e ammirare.
Museo Mineralogico e Naturalistico
Bormio
Il Museo Mineralogico e Naturalistico è stato aperto nel 1972. La collezione più ampia che presenta tutti i segreti della natura attraverso una mappa che mostra i tesori delle montagne di Sondrio è quella di Edy Romani con più di 14.000 cristalli e minerali. Presso il Museo si possono ammirare anche ricostruzioni naturalistiche curate ed il laboratorio con la tagliatrice di pietre.
Museo Mineralogico - Collezione "F. Grazioli"
Sondrio
Il Museo Mineralogico Flavio Grazioli si trova nel comune di Sondrio. È uno dei musei civici più importanti in Italia. Venne istituito nel 1991 per promuovere la conoscenza dell'ambiente geologico e mineralogico. Il Museo espone una grande collezione di minerali, ricca di oltre 460 specie e di circa 12.000 campioni di minerali.
Fondazione Fojanini
Sondrio
La Fondazione venne istituita da Giuseppe Fojanini, al fine di creare un centro dottrinale per i problemi agricoli locali. Venne avviata nel 1971 ed ha sempre contribuito tanto nel valorizzare e promuovere le attività del primo settore. Durante gli anni sono stati migliorati i processi relativi alla suddetta attivita'. Oggi, presso la fondazione, si trovano diversi istituti legati a questi fini.
Museo del Tesoro
Chiavenna
Primo museo di arte sacra ad essere aperto nella diocesi di Como, riallestito nel 1998 dopo 17 anni di chiusura, il Museo del Tesoro trova sede nei locali al piano terra della canonica, all’interno del complesso della Collegiata di San Lorenzo, la quale con i suoi monumenti e le sue opere d’arte, costituisce uno dei punti storici e artistici più importanti della città di Chiavenna. Vi è custodita la Pace e da sola merita una visita al museo: ritenuta un’antica coperta di evangelario composta da ricchi e stupendi dettagli di valore inestimabile, è considerata uno dei più significativi capolavori di arte orafa medievale. Il prezioso manufatto viene fatto risalire al sec XI, ma sconosciuta è l’epoca del suo arrivo a Chiavenna, dove è certamente presente nel 1485 come attesta l’inventario più antico. Il Museo comprende inoltre una serie di paramenti liturgici antichi di seta pregiata, tra cui una ricca pianeta della seconda metà del 1400, diversi vasi sacri d’argento e dorati (calici, pissidi, ostensori), statue lignee di scultura tedesca, croci astili, libri per il canto gregoriano, di cui un manoscritto del sec XI in uso prima dell’invenzione delle note e dipinti su tela: otto secoli di storia allestiti in un percorso a ritroso nel tempo. Le opere presentate sono in buona parte dono delle persone del luogo che nei sec XVI e XVII erano emigrate e avendo successo con il loro lavoro si onoravano di donare alle proprie chiese di origine oggetti preziosi.
Parco Archeologico-Botanico del Paradiso e Museo Archeologico della Valchiavenna
Chiavenna
Il parco botanico-archeologico del Paradiso è formato da due colli, il "Paradiso" e il "Castellaccio", che si trovano al margine orientale di Chiavenna in una magnifica posizione panoramica, sia sulla città sia sul territorio circostante. I due colli, separati dalla profonda spaccatura della "Caurga" (antica cava di pietra ollàre Romana), sono collegati da un ´ardita passerella e percorsi da una fitta rete di sentieri bene attrezzati che ne consentono un'agevole visita e la risalita ai punti più elevati. Numerose sono le attrattive che ne giustificano una visita, infatti sulle due rupi vi si trovano concentrati: singolari aspetti ambientali, geologici e paesaggistici, varietà botaniche di fiori e piante, con specie rare e vegetazione esotica; svariati resti archeologici e storici come i ruderi delle vecchie mura e della rocca; manufatti artistici ed architettonici in pietra ollare, pavimentazioni in "botòn" (scarti di tornitura della pietra ollare). All'interno del Torrione si trova la sezione naturalistica del Museo della Valchiavenna in cui vengono presentati allestimenti geo-mineralogici e faunistici che illustrano l'ambiente naturale della valle.
Nello stabile all'ingresso della cava di pietra ollàre, è possibile trovare al primo piano il Museo archeologico della Valchiavenna. Durante la visita alle sale è possibile “passeggiare” nella storia lunga millenni di Chiavenna e della sua Valle. Ci accompagnano nel percorso pannelli didattici, disegni ricostruttivi di scenari e di paesaggi e, soprattutto, i reperti, oggetti che direttamente dal passato sono in grado di raccontarci la vita, il lavoro e le credenze di chi visse in questi luoghi durante i secoli.
Palazzo Carbonera
Sondrio
Il Palazzo Carbonera si trova in un quartiere, anticamente noto come "cantone", che esiste sin dal Medioevo e, sin da quei tempi, è attraversato dalla famosa Via Valeriana che da sempre ha rappresentato l`unico accesso occidentale alla città. La struttura ha conservato ornamenti architettonici del cinquecento molto pregiati. Su diverse porte e finestre si può tuttora notare lo stemma dei Parravicini, nonostante oggi l`edificio sia di proprietà dei Carbonera, da cui prende il nome.
Mulino Moro di Bottonera
Chiavenna
Il mulino dell’ex pastificio Moro sorge in Bottonera, il quartiere artigiano di Chiavenna, edificato nell’800 nella parte alta del borgo e rappresenta un'importante opera di archeologia industriale.
Fu Carlo Moro a dare vita al pastificio. La fondazione risale al 1868, anche se già nel 1851 la Camera di Commercio di Chiavenna segnala la presenza di una “fabbrica da pasta non dolce”, denominata nel 1890 “molino da grano e fabbrica di pasta”. Il complesso è giunto pressoché intatto fino a noi. Il mulino era in azione giorno e notte ed il lavoro, distribuito su tre turni, era coordinato da un capo mugnaio che, con una squadra di operai, sovrintendeva al funzionamento delle macchine e al caricamento nei sacchi dei prodotti della lavorazione: farina, crusca, farinette e mezzi grani.
Ecomuseo della Bagnada
Chiesa in Valmalenco
Eco museo della Bagnada. Il giacimento di talco della Bagnada fu scoperto verso la fine degli anni ’20 dalla Società Anonima cave di Amianto (in seguito Mineraria Valtellinese). Per comprendere appieno l’importanza che questa attività ha rivestito nella vita dei valligiani, lasciando tracce indelebili nella storia, nel paesaggio e nell’economia, basti pensare all’eterogeneità geologica con le sue ricchezze minerarie (amianto e talco, pietra ollare e serpentinite) che hanno fatto della Val Malenco – e fanno, ancora oggi - un punto di riferimento in ambito internazionale.
Museo Civico
Bormio
Il Museo è allestito nel Castello De Simoni. Venne aperto al pubblico nel 1962. Al suo interno sono esposti circa 3000 oggetti in quattordici sale, ognuna delle quali rappresenta un diverso periodo storico della zona con tutti gli elementi risalenti all'epoca trattata. Attualmente, il museo è aperto al pubblico.
Palazzo Vertemate Franchi
Piuro
Palazzo Vertemate Franchi è situato in località Prosto di Piuro a soli due chilometri da Chiavenna, in Val Bregaglia. Eretto nella seconda metà del XVI secolo dai fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi, esponenti di una delle famiglie più ricche che in Piuro avevano fiorenti attività commerciali, è l'unico edificio delle proprietà che si salvò dalle frana del 1618 che sommerse il paese con molti dei suoi abitanti. Il palazzo è un bellissimo capolavoro rinascimentale immerso in un ambiente incantevole che permette di leggere la realtà di una famiglia nobile del Cinque-Seicento. La facciata è sobria ed essenziale, circondata da spazi ariosi e funzionali, quali il giardino all'italiana con la peschiera e la balaustra a doppia esedra.
Pasini Arredamenti
Piuro