Tra gli organi di senso, l’orecchio è quello che maggiormente risente delle modificazioni atmosferiche tipiche dell’alta quota. Soprattutto nel caso di una rapida salita di quota, in auto e più ancora con lunghe funivie, è molto frequente avvertire una sensazione di fastidio nell’orecchio e, talvolta, una sordità temporanea, provocate dalla rapida decompressione derivante appunto dall’aumento di quota.
Per evitare questo disturbo, è consigliabile deglutire in continuazione, in modo da mantenere la pressione costante sui due lati della membrana del timpano.
Il disturbo potrebbe però aggravarsi nel caso di un raffreddore: l’infiammazione e l’edema (rigonfiamento) dei tessuti, nonché il ristagno delle secrezioni potrebbe bloccare la tromba di Eustachio, con la conseguenza che gli sbalzi di pressione potrebbero venire avvertiti con sensazioni non solo di fastidio, ma anche di vero dolore.
A livello preventivo, è possibile utilizzare appositi farmaci, tra cui i ben noti spray nasali, per ridurre l’edema della mucosa e favorire il drenaggio delle secrezioni.
In ogni caso, è sempre bene chiedere un parere al proprio medico di fiducia, l’unico che conosce nel dettaglio le nostre problematiche specifiche.
Ulteriori informazioni
L’autorevole manuale del Club Alpino Italiano dedicato alla medicina in montagna AA. VV. “Medicina in Montagna” CAI – Commissione centrale medica, Milano 1997.
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L’orecchio e l’alta quota