Tutti sanno che in montagna ci si abbronza di più, ma proprio per questo l’esposizione ai raggi solari ad alta quota richiede ben precise precauzioni, in particolare con riferimento ai raggi ultravioletti (UV).
Questo per evitare dolorose scottature e vere patologie (indotte o aggravate) quali alcune fotodermatiti, l’orticaria solare, gli epiteliomi multipli cutanei e altre ancora.
Inoltre, fatto fondamentale per tutti gli sciatori, la neve riflette quasi totalmente i raggi solari, per cui trovandosi su terreno innevato si è esposti a una quantità pressoché doppia di raggi ultravioletti.
Fattori di rischio
Salendo di quota, l’intensità dei raggi ultravioletti aumenta del 10 per cento ogni mille metri di dislivello. A 3000 metri di quota l’intensità è quindi superiore di ben il 30 per cento rispetto al livello del mare.
Il periodo della giornata più a rischio, nel quale limitare se possibile l’esposizione al sole, va dalle 11 alle 15. I mesi più a rischio sono invece giugno e luglio.
Come già evidenziato, la neve riflette quasi totalmente i raggi ultravioletti, esponendoci a una quantità pressoché doppia di raggi ultravioletti.
Le persone di carnagione chiara, con capelli e occhi chiari, sono più a rischio. Molti profumi, lozioni, dopobarba e prodotti antiacne, specie se contenenti bergamotto, possono rendere l’organismo più sensibile all’azione dei raggi ultravioletti, come pure alcuni farmaci, in particolare antibiotici e diuretici.
Si consiglia quindi di leggere il foglietto illustrativo e di chiedere un parere al proprio medico.
Prevenzione
Soprattutto in alta quota, è indispensabile proteggere il corpo con cappelli, occhiali e vestiti adeguati (attenzione quindi ai pantaloncini corti e alle canottiere).
Per quanto riguarda i prodotti solari, è bene tenere presente alcune considerazioni:
- preferire creme solari con Fattore Protettivo (FP) superiore a 20 per i raggi UVB, tenendo conto che in condizioni di utilizzo reali tale fattore di fatto può anche dimezzarsi;
- preferire prodotti che proteggono da tutti i tipi di raggi ultravioletti (UVB e UVA) e anche dai raggi infrarossi (IR);
- durante un’intensa attività fisica al sole, applicare la crema solare almeno ogni due ore, anche se è dichiarata “resistente all’acqua”. La loro resistenza al sudore è infatti limitata;
- diffidare dei “prodotti abbronzanti”: una crema non può contemporaneamente essere abbronzante e protettiva; ? infine, un’esposizione prolungata è molto più pericolosa di esposizioni brevi e frequenti.
Pericoli
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