Michelangelo Buonarroti è considerato uno dei maggiori protagonisti del Rinascimento italiano ed uno dei più grandi artisti della storia. Scultore, pittore, architetto e poeta, nasce il 6 marzo 1475 a Caprese, in Valtiberina, vicino ad Arezzo. In gioventù si reca a Firenze, dove studia nella bottega del Ghirlandaio, solo la prima tappa della sua vita straordinaria, che lo porterà alla creazione di opere geniali.
Michelangelo arrivò a Roma il 25 giugno 1496, invitato dal cardinale. Qui, l'artista scolpì un'opera a tutto tondo rappresentante Bacco, oggi conservata al Museo del Bargello. Per l'epoca fu molto innovativa l'espressività e l'elasticità delle forme con cui l'aveva rappresentato, con effetti tattili, simili a quelli della scultura ellenistica. Il corpo del dio è reso in modo molto naturalistico ed è proprio quest'opera a segnare l'ingresso di Michelangelo nella sua maturità artistica.
Michelangelo ricevette altre importanti commissioni in ambito ecclesiastico, tra cui la famosa opera in marmo per la chiesa di Santa Petronilla, oggi nella Basilica di San Pietro in Vaticano: la Pietà (1497-1499). La gioventù della Madonna suscitò molte critiche, in quanto non la rendeva più sposa di Cristo e simbolo della chiesa (come nella tradizione medievale), ma madre e al contempo figlia del proprio figlio. La Pietà venne sviluppata utilizzando una composizione piramidale, con la Vergine come asse verticale ed il corpo morto del Cristo come asse orizzontale. Questa fu il suo primo capolavoro, nonché la prima opera scolpita da Michelangelo in marmo di Carrara, che fu, da questo momento in poi, il materiale prescelto dall'artista.
Nel 1501 Michelangelo decise di tornare a Firenze e il 16 Agosto gli fu affidata la creazione di una colossale statua del David. Si trattò in realtà di una vera e propria sfida d'abilità per l'artista, in quanto il blocco di marmo fornitogli era stato precedentemente sbozzato da Agostino di Duccio nel 1464 e da Antonio Rossellino nel 1476. Nonostante questo Michelangelo, a Settembre, iniziò a lavorare su quello che veniva chiamato "Il Gigante" e completò l'opera in tre anni. Il David ritrae l'eroe biblico in procinto di affrontare Golia, e rappresenta il modello perfetto di bellezza maschile ideale. Anche se era nata per l'Opera del Duomo, fu collocata nella piazza della Signoria, come simbolo della città. Fu fatta una vera e propria votazione per deciderne la collocazione, e ricordiamo la proposta di Leonardo da Vinci, rivale di Michelangelo, con il quale non era in ottimi rapporti, che votò senza successo per una posizione nascosta, sotto una nicchia nella Loggia della Signoria.
Successivamente, a causa del processo di assestamento dei muri si era aperta, nel maggio del 1504, una crepa nel soffitto della Cappella Sistina. In seguito ad una sorta di restaurazione, la volta aveva anche bisogno di essere ridipinta e l'impresa si dimostrava di proporzioni colossali. Michelangelo ricavò da ciò l'occasione di dimostrare la sua straordinaria capacità in un'arte, la pittura, che non sentiva realmente come sua. Stesso l'8 maggio l'incarico estremamente complesso venne dunque accettato e formalizzato. Il tema principale degli affreschi è il mistero della Creazione di Dio, che raggiunge il culmine nella realizzazione dell'uomo a sua immagine e somiglianza. Michelangelo, sulla parte centrale, dipinse nove storie tratte dal libro della Genesi; ai lati sono ritratti "Ignudi" che sostengono dei medaglioni, all'interno dei quali sono rappresentate scene dal Libro dei Re; a contornare la parte centrale vi sono affreschi che ritraggono Profeti e Sibille; nelle vele e nei lunetti, ovvero al di sotto, sono ritratti personaggi della genealogia di Gesù; infine Michelangelo dipinse alcuni Episodi di Salvezza tratti dall'Antico Testamento, nei quattro pennacchi agli angoli della volta.
Uno degli affreschi più celebri raffigurati da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina è la Creazione di Adamo, commissionato da Giulio II. Questo venne visto dai contemporanei dell'artista come la rappresentazione dei più alti ideali di dignità umana dell'uomo rinascimentale, creato a immagine e somiglianza di Dio, e che vedeva il proprio corpo come la più perfetta opera del Creatore. Furono necessarie sedici "giornate" d'affresco per completare l'opera, che raffigura il giovane Adamo semidisteso col braccio proteso fino al Creatore, circondato da angeli.
Attribuito a Michelangelo è anche Il Giudizio universale (1534-1541), situato sulla parete dietro l'altare della Cappella Sistina. Questo affresco straordinario rappresenta la parusia, ovvero l'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio. I lavori alla Sistina poterono essere avviati alla fine del 1536. Il Giudizio universale segnò l'inizio di una nuova epoca: l'uomo rinascimentale, forte e sicuro di sé, diviene l'uomo insicuro e privo di certezze, in una raffigurazione caotica e angosciante, che inonda allo stesso modo e allo stesso tempo sia i beati che i dannati. E' fondamentale notare come i santi non abbiano l'aureola e gli angeli non abbiano le ali, lo stesso Gesù è rappresentato giovane e senza barba, il che sta a significare l'uguaglianza di ogni singolo uomo davanti al giudizio. L'affresco è divisibile in tre scene: Gli angeli in alto nelle lunette con gli strumenti della Passione, la Vergine e il Cristo tra i beati e la fine dei tempi, con gli angeli che suonano le trombe dell'Apocalisse, la resurrezione dei corpi e l'ascesa al cielo dei giusti, con la caduta dei dannati all'Inferno.
Dopo la morte dell'artista, col mutato clima culturale, in seguito anche al Concilio di Trento, si arrivò addirittura alla censura di alcune parti dell'affresco, rivestendo i nudi e modificando le parti considerate sconvenienti ed oscene.