Da sempre, i ripidi pendii nevosi delle Alpi richiesero una tecnica di scivolamento ben diversa, e sicuramente più difficile, rispetto a quella necessaria sulle sconfinate ma placide distese del nord Europa.
Una prima testimonianza in tal senso la troviamo nell’opera “Die Ehre des Herzogtumes Krain” dell’austriaco Valvasor, pubblicata nel 1689: nella piccola provincia austriaca della Carniola, i valligiani avrebbero abitualmente utilizzato dei rudimentali sci per scendere lungo i ripidi pendii boscosi delle loro valli.
Simili tecniche di discesa, con tutta probabilità, dovevano però essere diffuse anche in molte altre regioni alpine, in quanto indispensabili per muoversi con facilità e velocità lungo i pendii innevati, o anche solo per trasportare materiali.
Dal Telemark allo Sci alpino Sul finire dell’800, in Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia lo sci iniziò a diffondersi tra alpinisti e sportivi, che ne avevano avuto notizia da libri e pubblicazioni, dove veniva spesso consigliata la tecnica del Telemark.
Questa tecnica, nata in Norvegia nel 1878, pur essendo adatta in particolare a pendii non ripidi, avrebbe potuto essere utilizzata favorevolmente anche sui tipici pendii alpini, rappresentando una valida alternativa alle 'curve ed arresti a raspa', cioè la prima e più rudimentale tecnica di discesa con gli sci.
Invece, i fatti andarono diversamente. Il maggior contributo al passaggio dalla tecnica 'Telemark' a quella 'Alpina' (agli albori chiamata 'tecnica di Lilienfelder', dal nome del paese dove si diffuse), spetta all'austriaco Mathias Zdarski.
Fu lui a inventare una nuova tecnica per affrontare con gli sci i ripidi pendii alpini, utilizzando sci corti su cui aveva montato innovativi attacchi di sua produzione, dotati di una primitiva trazione diagonale.
Questa tecnica e questi attrezzi vennero perfezionati da Giorgio Bilgeri e successivamente, intorno al 1907, da Hannes Schneider, portando alla vera e propria nascita dello “Sci alpino”.
Le prime gare In Norvegia, dopo la metà del’800, le prime gare di discesa con gli sci venivano così classificate:
· Slalom: discesa su pendii senza grandi cambiamenti di inclinazione e senza ostacoli
· Kneikelom: discesa su pista con ostacoli e forti cambiamenti di pendenza · Villom: ovvero 'corsa selvaggia', a velocità sostenuta su terreni accidentati.
Il primo vero slalom in forma moderna fu invece organizzato nel 1922 a Muerren in Svizzera, su iniziativa di Sir Arnold Lunn, mentre per l’ingresso dello Sci alpino nel programma olimpico si dovette attendere i Giochi di Garmisch, nel 1936.