Sviluppare in modo esaustivo le tematiche relative alla neve e alle valanghe richiederebbe quasi un’enciclopedia, tanti e tali sono gli argomenti che meriterebbero di essere trattati. In questa e nelle schede successive, cercheremo di essere il più chiari e semplici possibili, improntando il testo alla massima praticità e incisività.
Saranno quindi esposte tutta una serie di informazioni e di norme di comportamento da mettere in atto prima e durante l'escursione o la discesa fuoripista. Non mancheranno indicazioni su cosa fare quando ci si trova nel bel mezzo di una valanga, oltre a poche ma utili nozioni di primo soccorso, rivolte ai superstiti.
DEFINIZIONI Le valanghe, concettualmente, sono definibili come masse di neve più o meno grandi che si mettono improvvisamente in movimento lungo un ripido pendio montano, scendendo velocemente a valle.
Le valanghe possono sostanzialmente suddividersi in due tipi:
- valanghe di neve a debole coesione: esse hanno un’origine (o punto di rottura) puntiforme, e sono inizialmente costituite da una piccola quantità di neve (solitamente meno di 1 metro cubo) che inizia a scivolare lungo il pendio. In questo movimento verso valle la massa di neve si ingrossa progressivamente, e occasionalmente può raggiungere dimensioni rilevanti;
- valanghe di neve a lastroni: esse sono costituite da grandi lastre (o strati) di neve compatta, che si mettono in movimento a seguito di una frattura nella lastra stessa. Lo spessore della lastra può variare dai 10 cm. ai 10 metri (mediamente intorno al metro), e la lunghezza della frattura può essere di pochi metri, ma può anche superare il chilometro! Sono queste le valanghe di gran lunga più pericolose per lo scialpinista e per lo sciatore che affronta il fuoripista, sia per la difficile individuazione che per l'enorme quantità di energia che si mette in movimento: un semplice lastrone rettangolare di 10 x 20 metri, dello spessore di 50 cm., pesa (mediamente) qualcosa come 25 tonnellate (il peso specifico della neve può infatti variare dai 30 ai 500 chilogrammi per metro cubo).