La Fis Carving Cup nasce nel 1998, quando Gianfranco Kasper, presidente della Fis, decide di dare il via ad una prima stagione di gare a livello sperimentale, su richiesta della rivista italiana "Sciare magazine" e della Fisi. L'intera organizzazione è affidata a Sciare, che aveva ideato la competizione nel 1995 con altrettante edizioni, nate per promuovere il concetto carving, in collaborazione con le aziende dello sci. La rivista crea un comitato organizzatore internazionale per costruire standard organizzativi di qualità e sviluppare il regolamento di gara. L' "International Carving Cup 98/99", vinta da Ignaz Ganahl (AUt) e da Elisabetta Timoteo (ITA) ottiene un ottimo successo di partecipazione. Si presentano al cancelletto molti atleti di Coppa Europa o ex atleti di Coppa del Mondo, attratti anche dal montepremi in denaro e nel 1999 la Fis promuove la competizione e la rende ufficiale a tutti gli effetti. Il carving è considerato una sub disciplina dello sci alpino. Questa scelta permette alla Fis di dare subito il via libera alla gara senza dover passare attraverso l'approvazione del congresso, che avrebbe causato rallentamenti di tipo burocratico. Di fatto è una disciplina autonoma e indipendente. Il calendario del primo circuito ufficiale vede l'organizzazione di 6 gare in Italia, 3 in Svizzera, 2 in Germania ed 1 in Francia. La formula di gara piace ed entusiasma, anche se le scarse precipitazioni nevose, obbligano gli organizzatori a limitare la costruzione di "ostacoli" in pista, necessari per ottenere uno spettacolo ancora maggiore. La Fis segue con molto interesse l'evoluzione della specialità, i rapporti dei delegati tecnici Fis sono sempre molto positivi. La Fis carving Cup 2000/2001 compie un elteriore passo in avanti perché riesce a conquistare l'attenzione della televisione.