In questi ultimi anni si riscontra un consistente aumento della fauna selvatica sul versante italiano delle Alpi, causato in primo luogo dall’aumento delle aree protette, dalle limitazioni alla caccia e dall’abbandono della montagna da parte dei valligiani, con il conseguente estendersi delle aree “selvagge”. Secondo il WWF, in 20 anni gli stambecchi sono passati da 5.000 a 8.000 esemplari, i camosci da 65.000 a 74.000, i caprioli da 100.000 a 140.000, i cervi da 5.000 a 15.000.
E’ stato inoltre segnalato il ritorno della cicogna bianca, dell’albanella pallida (un rapace proveniente dall’Ucraina), del falco pecchiaolo e del nibbio bruno.
Nella zona del Brenta si sta reintroducendo l’orso bruno, mentre sui monti della Sicilia sono stati rilasciati 25 esemplari di avvoltoio grifone, la cui apertura alare si avvicina ai tre metri.