Situata tra gli Appennini e il Mar Tirreno, il Lazio è una regione con diversi laghi vulcanici, montagne, gole, vigneti e uliveti. Prima della civiltà romana, sono stati gli etruschi e le altre tribù italiche a civilizzare la regione, compresi i latini dai quali il territorio ne ha ereditato il nome. Il Lazio è già popolato da almeno 60.000 anni. Nel VII secolo a.C. al nord fioriva la cultura etrusca e sabina, mentre il sud venne colonizzato dai latini. La storia e il mito si mescolano nelle rappresentazioni di Virgilio.
Enea sbarcò nel Lazio e sposò la figlia del re latino. Da questo matrimonio nacquero Remo e Romolo, il leggendario fondatore di Roma. Dopo che l’ Impero Romano incorporò le culture etrusca e latina, i popoli migrarono verso il centro del Lazio. Le strade principali e gli acquedotti si estendevano dalla città verso le zone circostanti, dove furono costruite le ville delle ricche patrizie romane. Dopo che nel medioevo il potere della chiesa cresceva costantemente, il Lazio diventò con la fondazione di monasteri di Subiaco e Montecassino la culla del monachesimo occidentale, e infine parte degli Stati Pontifici. Nel XVI e XVII secolo, le ricche famiglie dei papi esibivano tutto il loro sfarzo costruendo splendide ville e giardini, ospitando alcuni dei migliori architetti del Rinascimento e del Barocco.
Tuttavia la gloriosa storia di Roma trascurò il territorio circostante. Le paludi Pontine furono fino agli anni 20 una zona di malaria, che fù in seguito bonificata da Mussolini. Contemporaneamente, le infrastrutture della zona furono migliorate. Il paesaggio del Lazio è stato plasmato dall'eruzione dei vulcani. Dai crateri si sono formati dei laghi e, la fertilità del suolo è divenuta provvidenziale per la coltivazione di vigneti, uliveti e frutteti.