
    
    Tenete presente il ponte che portava al castello e che Shreck doveva attraversare per liberare Fiona dalla prigionia? Uguale, identico si trova a Civita di Bagnoregio, solo che la cittadina esiste veramente, e qui non troverete né Shreck né Fiona né il drago. 
Civita di Bagnoregio si trova in Lazio, in provincia di Viterbo, ma è anche poco distante da Orvieto. Il borgo è situato ad una altezza di 520 metri su uno sperone di roccia di tufo e questo è la sua benedizione e maledizione allo stesso tempo. La benedizione perché la vista sulla città arroccata e la posizione di Civita sono meravigliose. Quando arrivate vedete una monte con rupi a picco, con verdi colline intorno, e su di essa piccole case di pietra, il campanile che svetta da lontano e un lungo ponte che è l'unica via d'accesso per entrare nel borgo. La maledizione perché la stessa montagna su sui si trova Civita è sottoposta a una costante erosione ed il futuro del borgo è incerto: i suoi edifici sono in costante pericolo e di conseguenza quelli che ci vivono sono pochi. Tutto questo ha attribuito a Civita di Bagnoregio un triste appellativo della “città che muore”.
Il ponte è l'unico elemento moderno. Tra le mura vi aspettano edifici medievali e rinascimentali e in larga parte abbandonati. Dove la vita continua si vedono portoncini e finestre restaurati, le pareti coperte di edera e cortiletti decorati da fiori. Per ovvi motivi non ci sono le macchine: al massimo un ape o tipo macchinine per il golf, che servono a rifornire i ristoranti e gli abitanti. Il borgo è così piccolo che potete visitarlo in lungo e in largo. Quello che però toglie il fiato è l'atmosfera che regna dentro e la spettacolare vista sui famosi “calanchi”, creste d'argilla dalla forma ondulata.