Popolata sin dai tempi più antichi e da sempre legata ai
destini di Roma insieme alla Ciociaria, di cui è il centro più importante,
Frosinone conserva oggi poche vestigia del sua grande passato.
Tra i resti
dell’anfiteatro romano, la cattedrale di Santa Maria Assunta e il grattacielo Edera, simbolo della moderna
Frosinone, gli amanti della buona tavola possono però stare tranquilli: la
città offre ricercatezze gastronomiche
di elevato livello ispirate alla tradizionale cucina del posto.
Cucina
semplice, che deriva dall’antica civiltà agricola e pastorale della Ciociaria, ma
che sa offrire un'ampia ed eccellente eterogeneità di produzioni agroalimentari
a partire dai formaggi, con le caciotte vaccine e di bufala e l’autentica
ricotta di pecora.
La pasta fatta a mano annovera due gustose specialità: gli
gnocchetti, minuscoli gnocchi di acqua e farina appena incavati, e i “fini
fini”, sottilissimi tagliolini di pasta all’uovo, da condire con il classico
ragù ciociaro fatto con frattaglie di pollo e pomodoro, oppure con i funghi
porcini provenienti dai monti Ernici.
Da assaggiare, oltre al classico
abbacchio diffuso in tutta l’Italia centrale, anche i salumi artigianali e il
prosciutto di montagna, autentico protagonista della gastronomia ciociara, e
soprattutto le spuntature di maiale, che vengono servite ricoperte di pecorino
fresco con la polenta.
I dolci tradizionali sono semplici e gustosi, dagli
amaretti al ciambellone casalingo, alle ciambelline di magro, tradizionalmente
ricoperte da una bianca glassa di zucchero.
Se il vino più importante della zona
è il Cesanese del Piglio, rosso e morbido, riservano comunque splendide
sorprese anche gli altri vini della Ciociaria: il bianco Passerina del
Frusinate, il Torre Ercolana di Anagni, il Merlot di S.Elia Fiumerapido e il
Cabernet di Atina.