Piazza Galimberti
Cuneo
Piazza Duccio Galimberti, la piazza principale di Cuneo, è anche detta il salotto di Cuneo ed ha una superficie di quasi 24.000 metri quadrati. Venne edificata attorno al 1800, dopo l'abbattimento delle mura da parte delle truppe napoleoniche. Essa doveva avere la metà delle dimensioni attuali ma, per l'importanza della vendita di seta nella cittadella, la sua grandezza fu raddoppiata. Il 21 maggio 1945 la piazza fu intitolata all'eroe della Resistenza italiana, Tancredi (Duccio) Galimberti, nato a Cuneo nel 1906 e ucciso dai fascisti il 3 dicembre 1944.
Cattedrale di Santa Maria del Bosco
Cuneo
La cattedrale di Santa Maria del Bosco, è molto antica e nel corso dei secoli subì numerosi restauri. La facciata odierna presenta un portico quattro colonne corinzie, ed un timpano tipicamente neoclassici.
Castello Reale di Racconigi
Cuneo
Il castello reale di Racconigi ha visto numerosi rimaneggiamenti e divenne di proprietà dei Savoia a partire dalla seconda metà del XIV secolo. Divenuto un polo culturale e museale altamente frequentato, il castello è compreso nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.
Abbazia di Santa Maria di Staffarda
Cuneo
L'abbazia di Santa Maria di Staffarda è uno dei grandi monumenti medioevali del Piemonte; conservata in gran parte nella sua integrità del momento di massima espansione, si trova a Staffarda di Revello, in provincia di Cuneo.
Castello della Manta
Cuneo
Il castello della Manta è un maniero medievale costruito nel XII secolo. All'intero vi sono numerose sale con bellissimi affreschi e quadri simbolo di cicli pittorici del passato. Annessa al castello è visitabile la chiesa castellana.
Museo Ferroviario
Cuneo
Il Museo Ferroviario si trova presso la stazione ferroviaria di Cuneo. Nella Sala Reale, la sala d’aspetto delle famiglie, si possono vedere foto e giornali d’epoca, si possono guardare le bacheche con i diversi tipi di berretti usati dai ferrovieri, la serie di biglietti, licenze e tessere di viaggio. All’esterno, si può ammirare un vecchio vagone del 1943, contenente dei documenti relativi alla linea ferroviaria. Il cavaliere Calvano è il proprietario del Museo e si occupa, a proprie spese, di eventuali restauri.
Museo Civico e Complesso monumentale di San Francesco
Cuneo
Il Museo Civico di Cuneo è situato presso Palazzo Audiffredi. Oggi si trova nel Complesso monumentale di San Francesco. Al suo interno, ospita una grande collezione di oggetti archeologici e opere risalenti alla preistoria, raccogliendo gran parte della storia del passato. Il museo è aperto al pubblico ed ospita anche una ricca biblioteca riguardante i beni culturali. L'ingresso alla pinacoteca è gratuito.
Palazzo Barberi di Branzola
Cuneo
Il Palazzo risale al '600, su commissione del Marchese di Cavallerleone. È, probabilmente, l'edificio più antico della città, ben notabile dalla sua architettura (decorazioni arabesche, capitelli in pietra, ecc), anche se, nel XIX secolo, venne restaurato dalla moglie di Amedeo Barberi di Branzola. Questo è anche il motivo perchè fu così denominato.
Torre Civica
Cuneo
La torre è di origini trecentesche, e fu la sede della residenza comunale di Cuneo fino al XVIII secolo. L'aspetto attuale della torre è il risultato di una serie di restauri, essendo che fu gravemente danneggiato durante la guerra o dagli agenti atmosferici. È facilmente distinguibile dall'antico affresco sulla facciata. Dalla sua altezza offre una vista molto particolare della zona.
Sinagoga
Cuneo
L' edificio è stato costruito dalla comunità ebraica a Cuneo nel 1611. Nel 1884 ha subito una ristrutturazione totale sia all'interno che all'esterno. In memoria della vecchia sinagoga sono rimaste due lapidi che ricordano due eventi. La prima ricorda la costruzione nel 1611, mentre la seconda ricorda il momento quando le truppe napoleoniche hanno attaccato la sinagoga con un colpo di cannone e il colpo non ha provocato nessun danno alle tante persone presenti.
Villa Oldofredi Tadini
Cuneo
La Villa fu costruita tra il XIV. e XV. Secolo come una torre di osservazione. Ora è un museo, dove le opere d'arte provengono dalle collezioni private delle famiglie Mocchia di San Michele e Oldofredi Tadini.
Villa Tornaforte
Cuneo
Le origini di questo palazzo sono sconosciute. Nel XVI. Secolo ospitava l’ordine "Sant'Agostino". Nel XVIII. Secolo, durante la guerra d'indipendenza ha subito gravi danni.
Leonardo snc
Cuneo
Castello del Roccolo
Busca
(16 Km)
Il Castello del Roccolo risale al periodo tra il 1846 ed il 1850. Nel corso degli anni, il castello ha ospitato diversi personaggi importanti. All’esterno si trova un grande parco di 500.000 metri quadrati, il quale è noto come il giardino romantico. Di notevole interesse, sono anche i meravigliosi affreschi della cappella.
Torre Civica
Margarita
(12 Km)
La Torre Civica, conosciuta anche come la Torre del Municipio, fa parte del Palazzo Margherita della città de L'Aquila. Una parte fu gravemente danneggiata dal forte terremoto del 2009, ma oggi i danni sono stati riparati.
Castello Lascaris
Vernante
(16 Km)
La "Tourusela" o Castello medievale di Vernante, fu costruito tra il 1275 ed il 1280 dal Conte Pietro Balbo di Tenda con funzioni di controllo sulla strada Colle di Tenda e di riscossione di imposte. Fu rifugio di masnadieri che infestarono a lungo la valle. Oggi è facilmente raggiungibile attraverso una strada panoramica; attualmente rimangono imponenti resti: la torre esagonale e le mura circostanti da cui è possibile ammirare uno splendido panorama del paese e delle montagne che lo circondano.
Museo Attilio Mussino
Vernante
(15 Km)
Attilio Mussino, disegnatore noto per le efficaci illustrazioni di un’edizione di grande successo del Pinocchio di Collodi, ha vissuto l’ultima parte della propria vita a Vernante, che gli ha reso omaggio dedicandogli questo museo. Al suo interno sono state radunate alcune delle sue opere, lasciate in eredità al paese dalla seconda moglie dell’artista. Della collezione fanno parte la prima edizione illustrata del Pinocchio del 1911, la versione dello stesso libro con le pagine animate uscita nel 1942 e le trentatre tavole illustrate dell’ultima edizione realizzata da Mussapi, apparsa sul Giornalino del 1952.