A Milano esistono tanti luoghi ed edifici da visitare di notevole interesse. Una chiesetta molto meno conosciuta rispetto al Duomo o Sant’Ambrogio è la Chiesa di San Bernardino alle Ossa, in Piazza Santo Stefano. Sia il suo nome che la sua storia sono alquanto particolari. Vicino alla basilica di Santo Stefano furono costruiti, nel 1145, un ospedale ed un cimitero. Dopo pochi anni lo spazio non bastò più e si decise di costruire una camera per conservare le ossa esumate dal cimitero.
Nella seconda metà del secolo successivo fu edificata una piccola chiesa vicino all’Ossario che fu dedicata a San Bernardino di Siena. Nel 1642 il campanile della Basilica di S. Stefano crollò, trascinando con sé l’Ossario e la chiesetta di San Bernardino che successivamente furono ricostruiti. L’Ossario fu affrescato dal pittore veneto Sebastiano Ricci. Negli affreschi si trovano dipinte le anime che accedono al Paradiso e i quattro santi protettori, Santa Maria Vergine, Sant’Ambrogio, San Sebastiano e San Bernardino di Siena.
Le pareti interne della cappella vennero interamente coperte da teschi ed ossa provenienti dal vecchio ossario e dal cimitero dell’ospedale. Le ossa furono disposte su pareti, pilastri, cornicioni e porte formando dei motivi decorativi piuttosto macabri. É davvero un’esperienza particolare entrare nella Cappella e rendersi conto di che materiale sono fatte le decorazioni. Nelle leggende milanesi si dice che le ossa furono dei martiri cristiani uccisi ai tempi di Sant’Ambrogio, ma la storia ci insegna che non è proprio così.