È una torre campanaria la cui costruzione risale all XIX secolo ed è situata in Largo Piazza, nel comune di Arzano. Originalmente era più bassa di quella che vediamo oggi. Nel 1843 fu elevata fino all’altezza attuale affinchè i rintocchi dell’orologio fossero uditi anche dalla campagna. La torre è stata costruita a pianta quadrata, si eleva per due piani e presenta finestre ad arco sui quattro lati. La torre fu allestita con un nuovo orologio, in marmo, a funzionamento meccanico nel 1905.
“Vedere Napoli e morire”? No, vivere e rivederla! Napoli è come Roma: talmente bella e sorprendente che una vita non basta per scoprirne tutti i suoi segreti. Napoli è situata sull'omonimo golfo, tra il Vesuvio e l'area vulcanica dei Campi Flegrei in uno scenario definito "tra i più celebrati e incantevoli al mondo". Solo questo basterà per incantarvi come accadde a Goethe, Stendhal, Pier Paolo Pasolini e a tanti altri intellettuali e artisti. La sua bellezza venne riconosciuta durante i secoli, il che permise alla città di accumulare un immenso patrimonio artistico. Napoli è un buon punto di partenza per visitare l’area archeologica di Pompei, la quale ospita regolarmente delle mostre tematiche. Per queste vi rimando al sito ufficiale http://pompeiisites.org/, sul sito potrete trovare informazioni oltre che sull’area archeologica di Pompei anche su altri siti quali: Antiquarium di Boscoreale (Napoli); Area archeologica di Villa Sora – Torre del Greco (Napoli); Castello di Lettere (Napoli); Parco archeologico di Longola — Poggiomarino (Napoli); Ex Real Polverificio borbonico — Scafati (Salerno); Reggia del Quisisana — Castellammare di Stabia (Napoli); Scavi archeologici di Oplontis — Torre Annunziata (Napoli); Scavi archeologici di Stabiae — Castellamare di Stabia (Napoli); Sito archeologico di Villa Regina — Boscoreale (Napoli). Se la vostra vacanza a Napoli è sufficientemente lunga vi consiglio di dedicare un po’ del vostro tempo al territorio circostante. In poco piu’ di un’ora potrete raggiungere Sorrento. La penisola sorrentina è indubbiamente una meta turistica da visitare, essa rientra nella città metropolitana di Napoli. Sorrento è la località piu’ famosa, conosciuta in tutto il mondo per le bellezze naturalistiche e storico culturali. L’Isola di Ischia è un’altra località immancabile, la si puo’ raggiungere comodamente da Napoli attraverso l’aliscafo in circa 45 minuti oppure in traghetto il quale impiega oltre un’ora a percorrere il tragitto. Se ci spostiamo verso la provincia di Salerno troviamo la costiera amalfitana, Amalfi è la località piu’ conosciuta ed è raggiungibile in un’ora e trenta di autovettura. I Monti Lattari attraversano il territorio fino a degradare verso il mare, qui incontrano la località di Punta Capannella, dalla quale a poche miglia di distanza s’intravede l’Isola di Capri, la quale sembrerebbe un ideale proseguimento della terra ferma, si suppone che un tempo l’isola fosse attaccata alla costa.
Il modo migliore per conoscere Napoli è camminare per le sue strade antiche, alla scoperta di tesori nascosti. Un possibile itinerario inizia dal Duomo di Napoli, la Cattedrale di San Gennaro. La chiesa ospita le reliquie del Santo patrono della Città. Di lì dirigetevi verso Via San Gregorio Armeno, la strada famosa per le scene della Natività, dove poter visitare gli omonimi Monastero e Chiostro. A poca distanza a piedi o in taxi, c'è la chiesa del Gesù Nuovo, con i suoi interni, decorati elegantemente grazie a pietre semi preziose. Da questo punto iniziano i Quartieri Spagnoli, con la famosa Via Toledo. Si tratta di un labirinto di stradine, dove si trovano ancora i negozi di artigiani locali come le porcellane di Capodimonte, i cameo e le gouaches, piccoli quadretti rappresentativi delle vedute di Napoli più significative, che risalgono al diciottesimo secolo. Potrete inoltre sentire i profumi dei tipici ristoranti napoletani, qui è consigliato fare una sosta per un leggero ma succulento pasto, con una saporita pasta al pomodoro o alla puttanesca, oppure per la tipica zuppa di pesce. Alla fine di Via Toledo, scorgerete l'entrata per La Galleria Umberto I , il Teatro San Carlo, tra i più antichi in Europa, e il magnificente Palazzo Reale, circondato da rigogliosi giardini. Dopo una breve sosta in Piazza Plebiscito, per ascoltare il tipico vociare napoletano, proseguite la vostra visita verso il noto Maschio Angioino, poco distante dal Palazzo Reale. Restano ora da visitare i musei di Napoli, tra cui il Museo Archeologico e il museo di Capodimonte. La visita dei musei richiede alcune ore e quindi vi consigliamo di prendere una mattina o un pomeriggio per la loro visita. Più breve la visita della Napoli “Sotterranea”, dove si possono vedere monumenti funebri greci e acquedotti, caverne e tunnel di stampo romano. Una vera città sotto la città, da visitare con una guida. Se vi resta ancora tempo, visitate il castello dell'Ovo, raggiungibile in pochi minuti in taxi o in bus. Da lì godrete di una stupenda vista di Napoli e della Baia. Per un po' di shopping, vi consigliamo soprattutto l'abbigliamento maschil
Cosa rappresenta l’Italia nel mondo? Sicuramente l’arte, il design, la cucina, la Ferrari e…Sofia Loren. L’attrice, romana di nascita ma napoletana (di Pozzuoli per l’esattezza) per origini e per formazione, è di certo una delle icone della storia del cinema mondiale. Ha infatti recitato con i più grandi attori e registi italiani ed internazionali, si pensi a Mastroianni, De Sica, Cary Grant, Clark Gable, Marlon Brando. Sofia ha rappresentato l’immagine della bellezza ed opulenza Italiana in film come “L’oro di Napoli” ma ha saputo rappresentare anche i profondi drammi della guerra nello struggente “La Ciociara” per il quale ha vinto il suo primo premio Oscar (il secondo è quello alla carriera) ricevuto nel 1991. Sofia ha da sempre e più volte dichiarato il suo profondo attaccamento a Napoli e Pozzuoli che tanto hanno contribuito alla sua formazione. La città di Napoli è ricchissima di bellezze paesaggistiche ed architettoniche, immediatamente visibili o nascoste e da scoprire. A Pozzuoli, per esempio, ci si può immergere nell’ ambiente straordinario e quasi irreale del Vulcano Solfatara dove i vapori caldi e salutari fuoriescono liberamente dal terreno. Percorrendo, invece, le strade del centro di Napoli si può scoprire l’anima della città fatta di quartieri popolari ed antichi ad un tempo, di tesori d’arte nascosta. Qui si possono trovare botteghe artigiane in cui acquistare le ceramiche di Capodimonte o i caratteristici presepi di San Gregorio Armeno. Ma numerosissimi sono anche i monumenti: il Palazzo Reale che ci ricorda i tempi n cui Napoli era la capitale del Regno delle Due Sicilie, il Teatro San Carlo uno dei più antichi d’Europa, la splendida architettura di Piazza del Plebiscito con il suo spettacolare colonnato, solo per ricordarne alcuni. Infine non è possibile dimenticare la bellezza austera della napoli sotterranea dove si possono ammirare tunnel e caverne risalenti ai greci ed ai romani: una vera città sotterranea.
A Napoli, situata nella regione Campania, troverete tantissimo divertimento ed un patrimonio artistico spettacolare. La città si trova tra il golfo omonimo e il Vesuvio, e dicono che la vista della città è una delle più spettacolari del mondo. Napoli è ricca di attrazioni turistiche, il centro città è protetto dall'UNESCO. La veduta del Vesuvio e del golfo napoletano visto dalla città è indimenticabile! Napoli è una delle più grandi metropoli italiane ed il suo clima è tipicamente mediterraneo. Qui troverete molte cose da fare e da visitare, iniziando dalla "città storica" che è composta dai rioni: Avvocata, Chiaia, Mercato, Montecalvario, Pendino, Porto, Posillipo, San Carlo all'Arena, San Giuseppe, San Lorenzo, Stella e Vicaria. La storia napoletana è ricchissima come altrettanto ricco è suo patrimonio storico-artistico, ma che purtroppo dovuto ad alcuni problemi non sono valorizzati e né incentivati. Da visitare il Palazzo Gravina, la Certosa e la Basilica. E poi ancora chiese, chiostri, palazzi, piazze circondate di monumenti di epoche e stili diversi, vicoli pieni di scorci pittoreschi... Nel centro si trovano Castelli di ogni epoca, solo nella città vecchia ci sono cinque, il più noto è probabilmente il Castel Nuovo, dove ho visitato anche il Museo della Città. Oltre ai castelli e fortificazioni vedrete anche i palazzi delle famiglie dominanti, come il Palazzo Reale. La città è ricca di ville, fontane, chiese. Si trova naturalmente la cattedrale, ma la cosa più impressionante era per me la Basilica di San Francesco di Paola. Fuori dalle mura della città si trovano le catacombe cristiane, e ho visitato un cimitero monumentale, dove ho visto più di 1000 statue. C'è inoltre la Napoli sotteranea, misteriosa e affascinante, e la Napoli moderna con le tradizioni del presepe e le figurine oppure le ceramiche e porcellane che potete ammirare nelle vetrine dei negozi. C’è anche la Napoli da gustare con ottime trattorie e ristoranti con cucina tipica dove potrete assaporare i piatti di mare tipici di Napoli così come tutte le prelibatezze di terra. Non mancano ovviamente le pasticcerie d'eccellenza dove poter gustare le sfogliatelle oppure molti degli altri tipici dolci napoletani. E per finire non dimenticate di prendere un buon caffè, sono molti i bar e le caffetterie dove è possibile gustare un originale caffè napoletano dall'aroma unico. E la sera lasciatevi sedurre dal gusto della vera pizza napoletana. Alla fine siete nella sua patria.
Tra Via Foria e la Collina di Capodimonte è ubicato questo cimitero. Caverne scavate nel tufo della collina di Materdei, usati in tempi antichi come ossario della città di Napoli. Sono stati i greci a scegliere questo luogo come necropoli pagana. Qui, nelle cave di tufo, avveniva la sepoltura di chi non aveva la possibilità economica di avere una tomba dignitosa. Oggi, dopo essere stato consacrato come cimitero cristiano, è un luogo di culto e di fascino. Qui, si concentrano molte leggende e racconti di miracoli...
Torno dopo diversi anni a Napoli, terza città per grandezza d’Italia e famosa città per la bellezza dei suoi panorami. Questa è la città che più rappresenta l’immaginario comune che vuole l’Italia come un paese soleggiato da un clima mite e dai cittadini allegri e accoglienti. Napoli ha inoltre il più grande centro antico d'Europa, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità, nonché nelle sue vicinanze numerose testimonianze di antiche civiltà come quella romana e greca. La mia visita parte da piazza Bellini piena di caffè letterari dove ammiro al suo centro alcuni resti di mura greche del IV secolo. Giungo poi in piazza San Gaetano, luogo dove anticamente sorgeva il foro romano e ancor oggi centro della vita cittadina. A destra della piazza non posso fare a meno di percorrere la famosissima via San Gregorio Armeno che con le sue botteghe artigianali di presepi diviene ogni Natale affollatissima di bancarelle posizionate all’esterno. Proseguo la mia visita, verso via Duomo con la maestosa Cattedrale, al cui interno sono conservati in una teca in vetro il sangue e una ciocca di capelli di San Gennaro, patrono della città. Il sangue di San Gennaro che di solito è ovviamente rappreso, due volte all’anno diviene liquido dando vita al famoso miracolo del sangue. Consapevole che una visita così breve non sia sufficiente per comprendere il fascino di questa meravigliosa città campana, la lascio con la certezza che presto ci tornerò.
Nel '79, in Campania, l’eruzione del vulcano Vesuvio significò la fine della vita di tantissime persone nelle città di Pompei, Stabia ed Ercolano. L’esplosione fu tremenda ed un enorme quantità di massi, ceneri e rocce fu sparata nell'area e la lava incandescente formò un largo fiume che colò giù dai pendii della montagna. Pompei e Stabia furono colpite da detriti e ceneri, che formarono uno strato alto alcuni metri. Ercolano, un po’ più distante, fu colpita dall'eruzione addirittura quasi dodici ore dopo; la miscela che investì la città non lasciò però scampo praticamente a nessuno. La nube ardente che arrivò a Ercolano seppellì infatti tutto e tutti sotto una coltre di fango e ceneri, alta più di 20 metri. La città rimase allora nascosta e dimenticata per secoli e secoli e nulla fece supporre che sotto il terreno si trovasse un’intera città conservata. Fu solamente nel 1713 che un contadino, scavando un pozzo, trovò resti di marmo e colonne ad una profondità di 8 metri; col tempo furono poi scoperti altri referti, ma lo strato depositato dal vulcano era ormai diventato molto spesso ed il fango si era trasformato in cemento, rendendo molto difficile i lavori di scavo. Circa un terzo di Ercolano è stato possibile riscoprirlo, scoprendo che si trattava di un luogo di villeggiatura, con un piccolo teatro ed una Basilica. Alcuni reperti rimasti, come per esempio gli affreschi, sono stati esposti nel Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Una grande paleastra, un campo sportivo circondato da portici e due terme sono alcune dei ritrovamenti; ma anche botteghe, come quelle di un idraulico e forni da panettiere sono tutt'oggi visibili. Molto curioso è il thermopolium, una specie di fast food romano, con grandi marmitte per cibi e bevande caldi.
Strano ma vero. L’ideatore e l’architetto di questo patrimonio universale fu Luigi Vanvitelli. Questo corrispondeva all’olandesissimo nome di Lodewijk van Wittel, figlio del pittore Van Wittel che dall’Olanda si trasferì in Italia. Anche Lodewijk iniziò la sua carriera come pittore ma ben presto si concentrò su un altro ramo artistico, l’architettura. Cambiò il suo nome nel più italiano Luigi Vanvitelli. Il re di Napoli, Carlo di Borbone, aveva idee grandi: voleva spostare la capitale del suo regno da Napoli a Caserta, che era più facile da difendere. Incaricò Vanvitelli di progettare un ‘palazzo degno di un grande re’ e così fu. La bellissima Reggia fu il risultato di tanti sforzi, la costruzione iniziò nel 1751 e finì nel ‘900 sotto la supervisione del figlio Carlo Vanvitelli. Una superficie enorme per le 1200 stanze, lussuosamente arredate e decorate. Assolutamente da visitare quando siete in Campania. L’area interna dell’edificio rettangolare è divisa da due ali, formando così 4 cortili interni. Alcune delle stanze più note: Lo Scalone Reale è semplicemente stupefacente e bellissimo. Il marmo bianco di Carrara lucida e regale, le due volte che troneggiano in alto, il Vestibolo con le finestre che guardano il cortile, l’insieme è forse la parte più bella della reggia. La Sala del Trono con il trono di legno intagliato e i dipinti dei re di Napoli, la luminosa Sala degli Alabardieri. La Cappella Palatina, per le cerimonie della famiglia reale, la Biblioteca con migliaia di libri. Il Parco della Reggia non è di meno. La superficie è enorme, 120 ettari con laghi, colline, fontane e giardini. Un palazzo appositamente costruito per l’allenamento dei principi: la Castelluccia con ponte levatoio e fossato attorno. Bisogna veramente levare il cappello alla maestria, l’eleganza e la regalità di questo ricordo di un re e di un architetto d’origine olandese.
Ognuno ha sentito di Pompei ed Ercolano, pochi invece sanno, che a due chilometri dagli scavi di Pompei si trova un altro sito archeologico, Oplontis. Anch'essa ebbe lo stesso destino: fu sepolta dalla eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e dimenticata per molti secoli. Però, a differenza di Pompei ed Ercolano, non è stata riscoperta dai turisti ed è un vero peccato, perché Oplontis è un vero gioiello da scopire. Oplontis è nascosta nel sottosuolo e stretta tra le case di Torre Annunziata. Delle ville e dei ritrovamenti, l'unica visitabile è la villa chiamata La villa di Poppea, perché attribuita alla moglie dell'imperatore romano, Nerone. Vi assicuro che a vederla rimarrete senza fiato, colpiti dalla sua bellezza e dall'aspetto quasi intatto. Tutto si è conservato praticamente come 2000 anni fa e veramente dà l'immagine come vivevano i nobili romani. Potete vedere il salone di attesa dei "clientes" che venivano nella villa alla ricerca di favori od affari, i saloni destinati a ospitare feste e banchetti, gli ambienti di uso comune come la camera da letto. Tutto decorato con splendidi affreschi raffiguranti scene di bagnanti, maschere, uccelli, cesti di fiori e frutta; una vera esplosione di fantasia, colori e lusso. All'esterno troverete la piscina detta olimpionica per le dimensioni e le terme decorate ovviamente con gli affreschi.
Il Vesuvio è uno dei pochi vulcani attivi in Europa, circondato da una vegetazione rigogliosa. Durante i secoli è stato la causa della distruzione di intere città, tra cui, le prime ad essere sommerse dai fiumi di lava furono Pompei ed Ercolano nel 79 A.D. Per raggiungere il Vesuvio ed iniziare la vostra escursione su vulcano, potrete utilizzare sia la macchina che il treno. Tuttavia una volta sul posto, prima di prendere lo shuttle che in venti minuti vi porta all'altezza di 1000 metri sul livello del mare, vi consigliamo di consultare una guida locale ed eventualmente optare per uno dei tanti tour guidati, a vantaggio della vostra sicurezza. Dopo una passeggiata di circa altri 1000 metri di dislivello, eccovi arrivati in cima, al cratere. Potete già immaginare la stupenda vista di Napoli e dalla baia, garantita da una simile altitudine. Tra le città distrutte dalla lava, ricordiamo Pompei ed Ercolano, le più importanti dal punto di vista storico e culturale. Nel 79 A.D. Pompei venne completamente sepolta dalla furia del vulcano; da allora si sono intrapresi scavi archeologici alla ricerca di testimonianze e per ora, sono stati portati alla luce dei monumenti come L'Antiquarium, dove le caste degli abitanti seppellivano i propri morti, i templi di Apollo e Giove e i grandi Bagni Romani. Continuano gli scavi per portare alla luce la casa del Bracciale d'Oro e le fontane del giardino di questa domus romana, oltre a frammenti di numerosi affreschi. Ercolano fu invece popolata da Etruschi, Greci e Romani; si trovava a dominare il mare quando fu distrutta completamente dall'eruzione del 79 A.D. Tuttavia, nonostante non ci siano resti della città, sono rimasti integri molti oggetti carbonizzati, testimonianza della vita di 2000 anni fa.
Interamente sepolte sotto l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., le città romane di Pompei ed Ercolano offrono una emozionante testimonianza di come era la vità nel I° secolo d.C. Il 24 Agosto del 79 d.C., una disastrosa eruzione del Vesuvio seppellì in poche ore le città di Pompei ed Ercolano, "immortalando" per l'eternità gli abitanti nei loro ultimi attimi di vita ed offrendo ai posteri una istantanea ben precisa sulla vita quotidiana nell'Impero romano del I° secolo dopo Cristo. Prima di questa catastrofe naturale, Pompei con i suoi 25.000 abitanti e le sue grandi strade era una città commerciale molto prosperosa, mentre Ercolano venne concepita come un quartiere residenziale dove i ricchi patrizi potevano godersi le loro splendide case, la brezza marina e gli stupendi paesaggi costieri. Visitare Pompei in un giorno è quasi impossibile data l'ampia estensione del sito, ma nonostante questo, da non perdere sono le rovine del Foro, centro della vita pubblica romana, con la Basilica, la piazza del mercato ed i Templi di Apollo, Giove e Vespasiano. Immancabili sono anche le Terme di Stabia, molto ben conservate, l'Anfiteatro, il più antico e completo fino ad oggi conosciuto del mondo romano (80 a.C.), e le sontuose decorazioni murali della Casa dei Vettii o della Villa dei Misteri. Scoprire Ercolano sarà sicuramente più facile rispetto a Pompei essendo un sito più piccolo, tuttavia le sue antiche rovine sono meglio conservate e parimenti emozionanti. Dall'eruzione del 79, il Vesuvio si è risvegliato un centinaio di volte (l'ultima risale al 1944), con una media quindi di una eruzione ogni venti anni circa... la prossima si fa dunque aspettare...ma i più avventurosi hanno la possibilità di raggiungere la bocca del cratere a piedi, da cui si può godere di una vista spettacolare sull'intero Golfo di Napoli. La città di Pompei, fondata nel secolo VIII. AC, ha origini antiche quanto quelle di Roma; prima colonia greca e etrusca, poi sannita fino a giungere nell’ambito dell’influenza romana nell’ 80 a.C. La coltivazione intensiva della terra, dovuta a ideali condizioni climatiche e la conseguente esportazione in notevoli quantità di vino ed olio portarono con il tempo una grande agiatezza ed un alto tenore di vita nella città campana: sono testimonianza, infatti, di tale sviluppo la ricchezza di alcune case ed il loro lussuoso arredamento. I primi veri scavi nell'area di Pompei ebbero inizio poi nella seconda metà del settecento per volontà del re Carlo di Borbone ma gli edifici venivano piuttosto depredati di oggetti ed opere d'arte e solo nella prima metà dell'ottocento i lavori procedettero molto più speditamente, e portarono all'esplorazione di molti edifici privati e di quasi tutto il Foro, un'area sacra a pianta grosso modo triangolare. Pompei venne così di nuovo alla luce portando con sé tutto il dramma vissuto dai suoi abitanti. Nel 1997 l'Unesco ha dichiarato la città Patrimonio Mondiale dell'Umanità, considerando che gli straordinari reperti costituiscono una testimonianza completa e vivente della società e della vita quotidiana in un momento preciso del passato, e non trovano il loro equivalente in nessuna parte del mondo.
Nell’area circostante di Pompei sono state scoperte antiche fattorie, molte delle quali sono state nuovamente sepolte dopo essere private delle pitture e delle suppellettili che le addobbavano. La Villa dei Misteri, a Pompei, è il tipico esempio di una villa suburbana del territorio vesuviano in cui si mescolano due stili: il lusso della villa signorile ed il rustico della parte agricola. La villa deve il suo nome ad un ciclo pittorico molto importante che ne decorava le pareti. Questa interpretazione è, però, oggi oggetto di discussione: si suppone infatti che il nome che possa essere dovuto ad uno dei tanti culti misterici che convivevano nel mondo greco-romano insieme alla religione ufficiale. Lo scavo della villa fu intrepreso tra 1909 e il 1910 ed i lavori proseguirono per gli anni seguenti. Ciò che però apparve subito strano per gli studiosi fu il fatto che, pur trattandosi di una villa signorile, non vi si rinvenirono oggetti di lusso. Una delle risposte a questo interrogativo potrebbe essere che al momento dell’eruzione la villa non fosse ancora abitata. L’edificio, come si diceva, è decorato con pitture di livello artistico superiore. Ed anche se fu ricoperta di cenere e da altri materiali vulcanici, la villa non riportò grossi danni in seguito all’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79, e, fortunatamente, la maggior parte dei muri, dei soffitti, ed in particolare degli affreschi rimase indenne. Oggi la villa può essere visitata separatamente rispetto agli altri scavi, ma se inserita in un percorso organico di visita, consente di vedere un aspetto differente della vita pompeiana pre eruzione.
Pompei è un gioiello dell’antico Impero Romano. Sepolta per molto tempo sotto le ceneri sputate dal Vesuvio nell’eruzione del 79 d.C., rimase spettacolarmente conservata. Visitare Pompei è fare un viaggio all’indietro nel tempo, è come rivivere un’epoca oramai lontana, ma che rivive attraverso le sue rovine. Questa città, molto ben conservata sotto le ceneri, ci permette conoscere l’opulenza e ricchezza dell’epoca romana. Oggi, è possibile visitarla in maniere del tutto diverse, ma molto intelligenti e piacevoli. Una delle proposte è “Pompei in bicicletta”, che permette una visita ai siti archeologici e una bellissima veduta dal Vesuvio, attraverso il percorso ciclabile, usando biciclette che possono essere noleggiate nel posto. Inoltre, da aprile saranno aperte “Le Lune di Pompei”, che regala ai turisti una divertente e affascinate visita notturna agli scavi. Ma a Pompei si divertono anche i piccini, nei laboratori didattici che vi sono nella Casa Pacifico, così i genitori possono godere un bel viaggio sapendo che i bambini si divertono ugualmente.