Interamente sepolte sotto l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., le città romane di Pompei ed Ercolano offrono una emozionante testimonianza di come era la vità nel I° secolo d.C. Il 24 Agosto del 79 d.C., una disastrosa eruzione del Vesuvio seppellì in poche ore le città di Pompei ed Ercolano, "immortalando" per l'eternità gli abitanti nei loro ultimi attimi di vita ed offrendo ai posteri una istantanea ben precisa sulla vita quotidiana nell'Impero romano del I° secolo dopo Cristo.
Prima di questa catastrofe naturale, Pompei con i suoi 25.000 abitanti e le sue grandi strade era una città commerciale molto prosperosa, mentre Ercolano venne concepita come un quartiere residenziale dove i ricchi patrizi potevano godersi le loro splendide case, la brezza marina e gli stupendi paesaggi costieri. Visitare Pompei in un giorno è quasi impossibile data l'ampia estensione del sito, ma nonostante questo, da non perdere sono le rovine del Foro, centro della vita pubblica romana, con la Basilica, la piazza del mercato ed i Templi di Apollo, Giove e Vespasiano. Immancabili sono anche le Terme di Stabia, molto ben conservate, l'Anfiteatro, il più antico e completo fino ad oggi conosciuto del mondo romano (80 a.C.), e le sontuose decorazioni murali della Casa dei Vettii o della Villa dei Misteri.
Scoprire Ercolano sarà sicuramente più facile rispetto a Pompei essendo un sito più piccolo, tuttavia le sue antiche rovine sono meglio conservate e parimenti emozionanti.
Dall'eruzione del 79, il Vesuvio si è risvegliato un centinaio di volte (l'ultima risale al 1944), con una media quindi di una eruzione ogni venti anni circa... la prossima si fa dunque aspettare...ma i più avventurosi hanno la possibilità di raggiungere la bocca del cratere a piedi, da cui si può godere di una vista spettacolare sull'intero Golfo di Napoli.
La città di Pompei, fondata nel secolo VIII. AC, ha origini antiche quanto quelle di Roma; prima colonia greca e etrusca, poi sannita fino a giungere nell’ambito dell’influenza romana nell’ 80 a.C. La coltivazione intensiva della terra, dovuta a ideali condizioni climatiche e la conseguente esportazione in notevoli quantità di vino ed olio portarono con il tempo una grande agiatezza ed un alto tenore di vita nella città campana: sono testimonianza, infatti, di tale sviluppo la ricchezza di alcune case ed il loro lussuoso arredamento.
I primi veri scavi nell'area di Pompei ebbero inizio poi nella seconda metà del settecento per volontà del re Carlo di Borbone ma gli edifici venivano piuttosto depredati di oggetti ed opere d'arte e solo nella prima metà dell'ottocento i lavori procedettero molto più speditamente, e portarono all'esplorazione di molti edifici privati e di quasi tutto il Foro, un'area sacra a pianta grosso modo triangolare. Pompei venne così di nuovo alla luce portando con sé tutto il dramma vissuto dai suoi abitanti.
Nel 1997 l'Unesco ha dichiarato la città Patrimonio Mondiale dell'Umanità, considerando che gli straordinari reperti costituiscono una testimonianza completa e vivente della società e della vita quotidiana in un momento preciso del passato, e non trovano il loro equivalente in nessuna parte del mondo.