Strano ma vero. L’ideatore e l’architetto di questo patrimonio universale fu Luigi Vanvitelli. Questo corrispondeva all’olandesissimo nome di Lodewijk van Wittel, figlio del pittore Van Wittel che dall’Olanda si trasferì in Italia.
Anche Lodewijk iniziò la sua carriera come pittore ma ben presto si concentrò su un altro ramo artistico, l’architettura. Cambiò il suo nome nel più italiano Luigi Vanvitelli.
Il re di Napoli, Carlo di Borbone, aveva idee grandi: voleva spostare la capitale del suo regno da Napoli a Caserta, che era più facile da difendere. Incaricò Vanvitelli di progettare un ‘palazzo degno di un grande re’ e così fu.
La bellissima Reggia fu il risultato di tanti sforzi, la costruzione iniziò nel 1751 e finì nel ‘900 sotto la supervisione del figlio Carlo Vanvitelli.
Una superficie enorme per le 1200 stanze, lussuosamente arredate e decorate. Assolutamente da visitare quando siete in Campania.
L’area interna dell’edificio rettangolare è divisa da due ali, formando così 4 cortili interni. Alcune delle stanze più note:
Lo Scalone Reale è semplicemente stupefacente e bellissimo. Il marmo bianco di Carrara lucida e regale, le due volte che troneggiano in alto, il Vestibolo con le finestre che guardano il cortile, l’insieme è forse la parte più bella della reggia.
La Sala del Trono con il trono di legno intagliato e i dipinti dei re di Napoli, la luminosa Sala degli Alabardieri.
La Cappella Palatina, per le cerimonie della famiglia reale, la Biblioteca con migliaia di libri.
Il Parco della Reggia non è di meno. La superficie è enorme, 120 ettari con laghi, colline, fontane e giardini. Un palazzo appositamente costruito per l’allenamento dei principi: la Castelluccia con ponte levatoio e fossato attorno.
Bisogna veramente levare il cappello alla maestria, l’eleganza e la regalità di questo ricordo di un re e di un architetto d’origine olandese.