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La Magna Grecia in Calabria

Kaulon

La Magna Grecia è una delle zone italiane che è stata colonizzata, intorno al VI secolo a.C., da parte dei Greci: moltissime testimonianze di questa colonizzazione si trovano ancora in alcune zone della Calabria e della Sicilia, anche se i reperti principali si trovano per lo più nella prima regione rispetto alla seconda. Scopriamo pertanto un luogo che offre la possibilità ai turisti di poter ammirare e vedere alcuni monumenti e strutture che hanno scritto un pezzo della storia italiana. 


Il Museo Nazionale della Magna Grecia: i reperti dell'epoca.


Uno dei luoghi più vasti e sicuramente uno dei più affascinanti che si possono visitare in Calabria, è il Museo Nazionale della Magna Grecia, struttura situata a Reggio Calabria e che all'interno si presenta con un elevatissimo numero di reperti archeologici appartenuti proprio al periodo in cui i greci colonizzarono l'Italia. 

La peculiarità di questa struttura, che come detto prima risulta essere vastissima, è da ricercare nella sua suddivisione: ogni ala del museo è infatti suddivisa in sezioni prestabilite, dando quindi la possibilità ai visitatori di poter ammirare diverse fasi della colonizzazione greca in Italia, e allo stesso tempo permette ai turisti di poter osservare un grandissimo numero di reperti archeologici, molti dei quali ancora intatti. 


Nella prima sala del museo, sarà possibile ammirare la "Testa del Filosofo", ovvero una scultura in bronzo che rappresenta la testa di uno dei filosofi più famosi e conosciuti del periodo greco, Pitagora di Samo, anche se ancora ad oggi vi sono molti dibattiti sulla sua identità. La scultura è conservata in buono stato, e presenta solo alcuni danni nella parte superiore della testa e sulla parte frontale.


Ci sono poi altri due reperti che rappresentano la religione politeista del popolo greco: il primo è la Testa del dio del sole Apollo, che risulta essere anch'essa leggermente danneggiata nella parte superiore, mentre il secondo, composto da un insieme di tavole in bronzo, rappresenta alcune leggende del passato, che avevano come protagonista Zeus, padre di tutte le divinità. 


Sempre riguardo le divinità, altri reperti che meritano una menzione speciale sono le Pinakes che si trovano nella sala principale del museo. Si tratta di una serie di tavole quadrate in terra cotta o argilla che rappresentano alcuni racconti che vedevano protagonisti le varie divinità del passato, ed in particolare la dea dell'oltretomba, Persefone. 


Infine, vi sono poi alcuni gioielli e specchi appartenuti a delle persone che rivestivano cariche d'eccellenza durante il V secolo a.C. nelle colonie greche, e medaglie di atleti e soldati dell'esercito greco. Un ulteriore reperto che è entrato da poco a far parte della prima ala del museo riguardante la Magna Grecia, è una statua di medie dimensioni che rappresenta un atleta mentre festeggia la vittoria in una disciplina olimpionica. Questa statua è stata utilizzata durante la ventesima edizione dei giochi Olimpici Invernali, come simbolo dell'intera manifestazione.  


Il Museo Nazionale della Magna Grecia presenta inoltre un'ampia sezione nella quale sarà possibile osservare altri reperti ben diversi dai precedenti che appartengono a varie colonie.

Il primo gruppo di reperti presenti in questa particolare area del museo sono i reperti che provengono dalla colonia Locri Epizefiri, colonia che nacque sulle coste del Mar Ionio intorno al VII secolo a.C.

I reperti, che vennero trovati intorno ai primi anni del Novecento, sono oggetti semplici, di uso domestico che appartenevano alla classe popolare del tempo: specchi, contenitori di oli utilizzati per la cura del corpo, piatti o bicchieri realizzati in terra cotta o bronzo.


Vi sono poi altre due colonie da cui provengono i restanti materiali che si possono ammirare nella sala del museo: la Colonia del Tempio di Zeus e la Colonia dei Pinakes

I reperti della prima colonia, risalgono al III secolo a.C., e sono 39 tavolette in bronzo che rappresentano la contabilità dell'epoca, infatti su di esse sono registrati i movimenti di denaro e i prestiti della città. 

Per quanto riguarda la Colonia dei Pinakes, i reperti che sono stati ritrovati appartengono invece al V secolo a.C., e si tratta di tavolette in terracotta con raffigurazioni e immagini in bassorilievo prevalentemente dedicate a Persefone, dea dell'oltretomba.


Infine, gli ultimi sono stati rinvenuti sulla collina della Mannella, sulla quale i greci eressero un magnifico tempio dedicato a Persefone, in cui verso i primi anni del Novecento vennero ritrovati alcuni resti appartenenti al periodo storico del VI secolo a.C.. 

Ce ne sono di diverse tipologie: oltre ai Pinakes dedicati sempre alla dea Persefone, vi sono alcune teste in bronzo raffiguranti dei volti femminili, dei vasi di forma di menade danzante e delle lastre in terracotta. 


I Bronzi di Riace della Magna Grecia in Calabria. 


La Magna Grecia in Calabria è stato un periodo storico che ha regalato all'Italia tantissimi reperti di vario tipo, ed ha anche permesso al Paese di avere un elevato numero di Bronzi. Ma quali sono i luoghi nei quali sono custodite queste importanti sculture? 

All'interno del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria sono presenti due sculture di questa tipologia, le quali sono state conservate in maniera perfetta e che appartengono al V secolo a.C., secondo quanto sostenuto dagli archeologi e dagli esperti. Però è ancora tema di dibattito l'identità di queste due sculture: secondo alcune tesi, i due sono Tideo e Anfiarao, due personaggi appartenenti alla mitologia greca, mentre secondo altri esperti, i due bronzi rappresentano due personaggi dei miti greci, ovvero Eteocle e Polinice. 


Scritto da Loris Bernardi - Ultima modifica: 19/09/2019

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