Mentre per l’alpinista questa gita rappresenta il “punto di partenza” per la successiva salita lungo la via normale all’Adamello, per l’escursionista il Rifugio Garibaldi costituisce una prestigiosa e quanto mai remunerativa meta finale, in un grandioso ambiente di alta montagna, al cospetto del versante settentrionale dell’Adamello Tra i vari motivi d’interesse, citiamo la possibilità di osservare da vicino i ghiacciai e le loro imponenti morene, senza dimenticare le grandi opere idroelettriche che hanno profondamente cambiato il volto della valle. Una serie di bacini artificiali che ormai fanno parte integrante del paesaggio, con le loro piacevoli note di colore. Il rifugio Garibaldi rappresenta inoltre il punto di arrivo (o di partenza) del trekking “Alta via dell’Adamello” Superato Edolo, in alta Valle Camonica (97 chilometri da Brescia), si raggiunge in una quindicina di chilometri l’abitato di Temù (1155 metri), dal quale si piega a destra entrando nella Val d’Avio, seguendo la comoda strada fino a Malga Caldea, a 1584 metri di quota, dove si parcheggia. Ci si incammina quindi sul proseguimento della strada (di proprietà ENEL), toccando in successione tre bacini artificiali (sempre sulla sponda occidentale) in un ambiente indubbiamente suggestivo: Laghetto dell’Avio (1869 metri), Lago d’Avio (1907 metri, contenente 17,2 milioni di metri cubi di acqua) e Lago Benedetto (1930 metri, con una capacità di 7,5 milioni di metri cubi). Ormai su sentiero, si supera un salto roccioso a fianco di una cascata, portandosi sul vasto pianoro di Malga Lavedole (2044 metri). Proseguendo ora in direzione est, si affronta una ripida e faticosa mulattiera, nota con l’appropriato soprannome di “Calvario”. Dopo aver toccato la chiesetta dedicata alla “Madonnina dell’Adamello”, costruita durante la Grande Guerra, si raggiunge il grande edificio del Rifugio Giuseppe Garibaldi, a pochi metri dal Lago del Venerocolo (contenente 2,5 milioni di metri cubi di acqua) in una stupenda posizione panoramica: quota 2553 metri, ore 3 da Malga Caldea. Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita, e richiede circa 2 ore.