La tappa che stiamo per affrontare per certi versi può dirsi esaltante: un continuo susseguirsi di valichi, creste, conche e valli, in un ininterrotto mutare di scenari e panorami, grazie a un lungo sconfinamento in territorio trentino. Senza contare, anche in questo caso, le numerose e suggestive testimonianze della Grande Guerra. L’ultimo tratto del percorso si svolge su un vecchio sentiero militare molto esposto, che richiede la dovuta attenzione. Dal Rifugio Maria e Franco (quota 2574 metri) si raggiunge il vicinissimo Passo Dernal, dal quale si inizia a scendere in direzione nord, mantenendosi alti sulla sponda sinistra del sottostante Lago Dernal. In seguito il sentiero piega a destra (nord-est), portandosi con regolare discesa alla base della rocciosa Sega d’Arno, per poi deviare ancora in direzione nord, fino a raggiungere con un poco d’attenzione il marcato Passo di Campo (2288 metri). Dal valico ci si porta sul versante trentino (est) proseguendo il cammino in direzione nord, fino alla base di una ripida bastionata rocciosa, che si supera grazie ad alcune corde fisse a fianco di una cascata, raggiungendo così il piccolo Lago d’Avolo, a 2393 metri di quota. Costeggiando la sponda meridionale dello specchio d’acqua si sale in direzione nord-est, percorrendo successivamente un canale che conduce al Passo d’Avolo (2556 metri). Salendo brevemente sulla sinistra, si raggiunge una comoda mulattiera che, sempre verso nord, conduce pressoché in piano al non lontano Passo Ignaga (2528 metri). Inizia ora il tratto più impegnativo della tappa, dotato anche di corde fisse, che richiede molta attenzione. Il sentiero prosegue inizialmente in cresta (direzione nord), per poi scendere gradualmente sulla sinistra, nella Valle dell’Adamè. Con percorso molto panoramico ma a tratti delicato ed esposto, si superano tratti erbosi, speroni rocciosi, canalini, torrenti e gengette, fino ad arrivare sull’ampio fondo della valle, raggiungendo infine il ben visibile Rifugio CAI Lissone , a 2017 metri di quota (ore 4,30 dal Rifugio Maria e Franco).