Un po’ il simbolo della città è la bella fontana che troviamo nella Piazza del Comune. Il ragazzino cicciotto seduto su grappoli d’uva non può che essere il dio Bacco da giovane. La decorativa fontana in bronzo fu creata nel ‘700 quando Prato ottenne i diritti di città. In piazza vediamo però una copia, l’originale troviamo non lontano nell’atrio del Palazzo Comunale.Questo palazzo sembra della stessa epoca della fontana ma l’apparenza inganna. In realtà fu costruito nel medioevo, nel ‘200. Nel bellissimo Salone del Consiglio possiamo ammirare due affreschi del ‘400 e una collezione di ritratti del ‘600. Prato è da sempre la città dei tessuti e l’interessante Museo del Tessuto si trova al pianterreno del Palazzo Comunale. Sempre sulla stessa piazza vediamo anche il Palazzo Pretorio. L’antica costruzione è chiaramente divisa in più parti. Fu il vecchio palazzo comunale e nel ‘400 dalla fusione di tre palazzi fu composto questo edificio. Si vedono chiaramente ancora le vecchie case, colori e stili sono molto diversi all’interno dello stesso palazzo. La parte rossa è quella più antica, del ‘300 mentre la parte con i bei finestroni fu del ‘400. Il palazzo unificato fu sede del governo comunale e del tribunale. Di tessuti si occupava anche il mercante tessile Francesco Datini nel ‘400. Era decisamente ricco e si fece costruire un palazzo che prese il suo nome. Non badava a spese e importanti artisti affrescarono pareti e soffitti. Anche la parte esterna fu decorata ma quei dipinti sono quasi completamente invisibili oggi. Datini ospitò papi e re nella sua lussuosa dimora. Alla sua morte fece murare in un vano stretto nel palazzo tutti i suoi documenti, corrispondenza e contabilità. Questo tesoro di informazioni fu ritrovato soltanto nel ‘900 ed è una fonte molto importante per gli studiosi. La collezione si trova oggi nell’Archivio Datini, all’interno del palazzo.