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Siti archeologici Puglia

Visititaly consiglia i siti archeologici e le attrazioni più importanti della regione Puglia. Scopri i reperti storici, i templi, le acropoli, gli anfiteatri, gli scavi, gli archi, le arene e tutti i luoghi legati alla storia che caratterizzano la regione Puglia e il suo territorio.

Barletta - Siti archeologici

Parco Archeologico Canne della Battaglia

Canne della Battaglia è un’ area archeologica imponente vicino a Barletta. E’ stata lo sfondo della battaglia tra Romani e Cartaginesi durante la Seconda Guerra Punica avvenuta nel 216 a.C. Ancora oggi si possono ammirare la maestosa cinta muraria e l’Antiquarium, ovvero il museo che conserva tutti i materiali rinvenuti dagli scavi. Oltrepassando una porta antica si raggiunge la Cittadella, una zona che conserva tutti i resti di epoca romana e medioevale.

Brindisi - Siti archeologici

San Pietro degli Schiavoni

L’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni raccoglie reperti dell’antica città romana. Alle origini era un quartiere con una chiesa dedicato al Santo Pietro. Gli abitanti erano principalmente albanesi e slavi, gli schiavoni, arrivati nel XV secolo. Gli scavi realizzati nell’area archeologica hanno portato alla luce un’isola di periodo romano. Caratteristiche sono le viuzze e le piazze a forma non regolare. L’area è aperta al pubblico.

Canosa di Puglia - Siti archeologici

Ipogeo dell'Oplita

L'ipogeo dell'Oplita fu costruito durante il IV secolo a.C., ed è stato scavato in un banco tufaceo, richiuso all’esterno da due lastre calcaree. il nome del sito archeologico deriva dal bassorilievo che si trova al suo interno: un soldato oplita, un guerriero dell'antica Grecia a cavallo che aveva il compito di precedere il cavaliere in battaglia. La struttura quadrata presenta un ampio dromos, e degli elementi tipici funerari. Lo stato attuale di conservazione è abbastanza buono, ed è aperto al pubblico.

Canosa di Puglia - Siti archeologici

Basilica Paleocristiana San Leucio

La Basilica è databile al periodo romano (II secolo d.C), e i suoi resti furono scoperti nel 1925. Il nucleo originario della struttura fu un tempio ellenistico, trasformato poi in basilica cristiana nel V secolo. Si presume che la struttura sia stata restaurata diverse volte nel corso degli anni, dato che presenta elementi architettonici più recenti rispetto alla data di costruzione. Oggi sono visibili solo dei capitelli, delle colonne e dei mosaici caratteristici dell'epoca.

San Pietro in Bevagna - Siti archeologici

Sarcofagi Sommersi

Le «vasche dei re», come sono chiamate da sempre i 23 sarcofagi romani risalenti al 150-900 d.C., adagiati ad appena cinque metri di profondità nelle limpide acque di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria. Le colonnine quadrate alte un metro e larghe una sessantina di centimetri per lato, descrivono l’origine delle misteriose vasche, parte del carico di una nave lapidaria naufragata a San Pietro in Bevagna all’inrirca 1800 anni fa. Il battello di cui non è stata conservata traccia, poteva avere una lunghezza di venti metri per una larghezza di sei.

Trani - Siti archeologici

Scavi archeologici Santa Chiara

Fra i pregevoli complessi storico-architettonici di Trani c'è anche la Chiesa di Santa Chiara che costituisce una delle più significative testimonianze dell'architettura del XVI secolo. La storia della chiesa è strettamente legata a quella dell'attiguo monastero fondato dall'ordine delle Francescane presumibilmente nel sec. XIII. Durante i lavori di restauro del 2004, asportando le marmette in cemento degli anni '60, sono emersi elementi interessanti dal punto di vista storico: nella zona absidale sono emerse le mura trecentesche del convento, abbattute nel 1928-1930; in prossimità del transetto è stata rinvenuta la parte basamentale di un portico, composto da pavimentazione in pietra e basi di pilastri quadrati che precedono l'ingresso laterale del convento; una camera a base squadrata e a volta a cupola che doveva essere adibita a camera sepolcrale del convento. La scoperta più interessante è il ritrovamento di alcune cisterne a campana con imbocco giacente su terreno vegetale. L'imbocco si trova a un metro e mezzo di quota dal livello stradale ed arriva a raggiungere i nove metri.

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