Brindisi - Siti archeologici San Pietro degli Schiavoni L’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni raccoglie reperti dell’antica città romana. Alle origini era un quartiere con una chiesa dedicato al Santo Pietro. Gli abitanti erano principalmente albanesi e slavi, gli schiavoni, arrivati nel XV secolo. Gli scavi realizzati nell’area archeologica hanno portato alla luce un’isola di periodo romano. Caratteristiche sono le viuzze e le piazze a forma non regolare. L’area è aperta al pubblico.
Cavallino - Siti archeologici Menhir di Ussano Il Menhir di Ussano, di competenza del comune di Cavallino, dista 5 km dal paese. Il termine menhir, di origine bretone, si ottiene dall’unione delle parole “men” ed “hir”, ossia “pietra lunga”. Questo si presenta alto 2,50 m. e di sezione ottagonale.
Cavallino - Siti archeologici Specchia Sentina La Specchia Sentina, è un monumento megalitico presente all'interno dell'insediamento messapico. Fra le numerose specchie esistenti nel territorio cavallinese, questa è quella più importante per dimensioni. La sua funzione è quella di difesa e vigilanza e prende il nome dal verbo latino speculor che significa "osservare attorno". Il grande cumulo ha base ellittica e un'altezza di 3 metri.
San Pietro in Bevagna - Siti archeologici Sarcofagi Sommersi Le «vasche dei re», come sono chiamate da sempre i 23 sarcofagi romani risalenti al 150-900 d.C., adagiati ad appena cinque metri di profondità nelle limpide acque di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria. Le colonnine quadrate alte un metro e larghe una sessantina di centimetri per lato, descrivono l’origine delle misteriose vasche, parte del carico di una nave lapidaria naufragata a San Pietro in Bevagna all’inrirca 1800 anni fa. Il battello di cui non è stata conservata traccia, poteva avere una lunghezza di venti metri per una larghezza di sei.
Torre Santa Susanna - Siti archeologici San Pietro in Crepacore Si presume che la costruzione risalga intorno al VII - VIII secolo durante la guerra Longobardo-bizantina, sulle rovine di una villa romana di età augustea, della quale furono utilizzate alcune parti architettoniche.
Torre Santa Susanna - Siti archeologici Frantoi Ipogei Un tempo buona parte del sottosuolo di Torre antica era scavato e questo, sia per la friabilità della roccia, sia per la necessità di ricreare un ambiente secco e caldo per facilitare il distacco dell'olio dalla pasta macinata delle olive. In questi antri, creati nel sottosuolo, avevano sede i frantoi ipogei, chiamati nei termini locali "TRAPPITI".