Chi non ha mai sentito parlare di Napoleone Bonaparte? Il grande condottiero fu ospite illustre dell'isola.
Dopo la sconfitta di Lipsia del 1813 Napoleone fu costretto ad abdicare e si ritirò per dieci mesi sull'Isola d'Elba, dove iniziò a governare senza rimanere inoperoso facendo costruire infrastrutture, miniere, strade e difese militari.
L'Elba diventò per qualche mese il centro culturale d'Europa dove tutti si recavano nella speranza di visitare l'ex padrone d'Europa in un crocevia di spie ed artisti.
Napoleone si stabilì a Portoferraio e scelse la Palazzina dei Mulini come residenza e centro della sua vita pubblica. La villa, che sorge nel luogo dove vi erano quattro mulini a vento, fu ampliata di un piano e, data la sua posizione dominante sulla scogliera, permetteva di osservare mare in direzione del continente e di vedere tutte le navi che entravano o uscivano dal porto.
La villa oggi è adibita a museo: conserva numerosi cimeli ed è collocata in un'ottima posizione panoramica tra i due forti Stella e Falcone.
Napoleone passò mesi quasi frenetici sull'isola: in una delle sue esplorazioni, arrivò nella vallata di San Martino e rimase affascinato dai boschi rigogliosi e dai vigneti della zona e in particolare da una villa da cui si poteva vedere tutto il golfo di Portoferraio. Decise quindi di fare di Villa San Martino la sua residenza estiva, ma per acquistarla dovette chiedere un prestito a sua sorella Paolina.
Napoelone lasciò tuttavia l'isola d'Elba di nascosto e tornò in Francia 1º marzo 1815, iniziando così i famosi "cento giorni" che si conclusero con la sua ultima sconfitta a Waterloo.