Italia è terra di terme che furono sfruttate sin dall'antichità come le terme di San Vittore, vicino Genga. Segnali che spingono a confermare questa ipotesi sono i reperti scoperti nella necropoli di Pianello risalenti all'epoco protovillanoviana e che indicano che le antiche popolazioni conoscessero le fonti le cui acque solfuree furono sfruttate dai romani. Le terme, nei primi anni venti del XX secolo, iniziarono a svilupparsi turisticamente con la creazione di un piccolo bagno termale che accoglieva turisti dal centro Italia. Poco alla volta ed in epoche differenti, si è ampliato l'attuale complesso termale la cui ultima ristrutturazione che ampliò definitivamente gli impianti, fu fatta nel 1965. Queste migliorie hanno prodotto la valorizzazione delle Terme di San Vittore che furono rinnovate sia negli ambienti che nella attrezzature agli inizi degli anni duemila, con particolare rilievo al reparto inalatorio che a quello della sordità rinogena e con la creazione di uno speciale reparto pediatrico. L'intero complesso offre la computerizzazione dell'erogazione delle cure inalatorie e automaticamente un sistema di sanificazione degli apparecchi in uso. I reparti utilizzano acqua sulfurea dal caratteristico odore d'idrogeno solforato, la cui sorgente è a circa 400 metri dallo stabilimento e dalla quale si convogliano le acque che conservano in questo modo le loro caratteristiche originarie con la presenza di gas solfureo e sodico. Dalla sorgente sgorga un’acqua limpida a 13°C caratterizzata da uno spiccato odore di uova marce dovuto all'alto grado di contenuto di zolfo, caratterista che assicura buone possibilità curative, soprattutto per le affezioni delle vie respiratorie ed ai reumatismi. Anche nelle terme di San Vittore-Genga, come avviene in altre località termali, lo sfruttamento delle cure risultano ideali per ottenere un'azione che sia dedicata alla protezione della salute per quanto riguarda la prevenzione che in quella eventuale, della terapia e della riabilitazione. Le terme dispongono di un albergo ristorante annesso allo stabilimento termale che insieme ai reparti dedicate alle cure, è collegato con le camere attraverso un comodo ascensore. Il complesso offre un ristorante, due bar, piscina termale estiva con acqua termale solfurea il tutto in un vasto parco. L’ottima cucina del ristorante utilizza soprattutto prodotti locali e genuini e questo permette agli ospiti di gustare tipici piatti regionali con menu a scelta e vasto assortimento. Le terme sono aperte tutti i giorni ad esclusione del sabato pomeriggio, la domenica e tutti i festivi. Sono ad una altitudine di duecento metri a poca distanza tra il Sentino e l'Esino inserito nell'Appennino Marchigiano, vicino a Genga (famosa per essere la terra delle Grotte di Frasassi) in una posizione molto scenografica. Per arrivarci da Ancona si deve percorrere la superstrada in direzione Roma e la strada statale 76bis e vanno seguite le indicazioni per le Grotte di Frasassi, da cui distano solo 600 metri, all'uscita di Sassoferrato dopo le gallerie della Gola Rossa. Per coloro che provengono da Roma lunga la direttrice Foligno-Fabriano possono utilizzare la stessa uscita. Per coloro che utilizzano il treno lunga la linea Ancona-Roma la stazione è quella di Genga-San Vittore dove si troverà in coincidenza, un pullman navetta della società termale che offre il gratuito servizio di navetta durante l'orario delle cure termali.
Jesi, in provincia di Ancona, vanta una lunga tradizione industriale e spicca per il celebre vino D.O.C: Verdicchio dei Castelli di Jesi. Prodotto nella zona che comprende le colline al centro di Ancona e parte del territorio di Macerata. Questo vino si presenta anche nelle tipologie: spumante, riserva, passito, classico e superiore. Un vino bianco, dal profumo delicato, dal sapore asciutto, ed una gradazione alcolica minima di 11,5 gradi. Per quanto riguarda gli abbinamenti, il Verdicchio, si sposa bene con antipasti, carni bianche, funghi, tartufi. Ovviamente è ideale con il pesce. A che temperatura va servito? Preferibilmente tra i 10 ed i 12 gradi. Invece, se preferite fare un aperitivo, l’ideale è assaporarlo tra gli 8 ed i 10 gradi. Castelli di Jesi: un paesaggio di campagna, di colline e vallate, attraversato dal fiume Esino. Caratteristiche ottimali per lo svilupo di un prodotto di eccellenza qual' è il Verdicchio dei Castelli di Jesi.