Santa Maria Nascente
Brusimpiano
Museo "Enrico Butti"
Viggiù
(9 Km)
Il Museo "Enrico Butti" venne fondato nel 1927. Un anno prima Butti decise di donare al Comune la propria gipsoteca di arte contemporanea. In questa sede è possibile osservare sculture, tra cui 87 modelli di gesso ed alcuni dipinti. Tra il 2002 e il 2004 è stata adeguata la struttura per poter accogliere tutti gli oggetti presenti.
Villa Cicogna-Mozzoni
Bisuschio
(8 Km)
Chiesa di San Bernardino
Induno Olona
(11 Km)
La Chiesa di San Bernardino è stata costruita nel 1567 in onore del Santo. All’ interno gli ambienti hanno una forma rettangolare e sono costruiti in marmo. Sull' altare si trovano affreschi in cui vengono rappresentati la 'Adorazione dei pastori' e la 'Natività di Maria'.
Torre degli Ariani
Mesenzana
(10 Km)
La Torre degli Ariani è una struttura di antiche origini. Si pensa che risalga all’epoca medievale ed il suo scopo era quello di difendere e proteggere. La costruzione è stata conservata in buone condizioni. È vicina al centro abitato e si trova circondata da tantissima vegetazione.
Villa Turconi
Alta Valle Intelvi
(11 Km)
Villa Turconi, in stile neomedievale, è realizzata tra il 1918 ed il 1923, su disegno dell'arch. Alberto Ferrero, per Leonardo Turconi, Per la realizzazione della grande villa, sono impiegate maestranze locali di picapreda, guidate da Guido Novi.
Civico Museo Insubrico di Storia Naturale
Induno Olona
(11 Km)
Nel museo vengono esposte dei collezioni di minerali e di fossili. Si trovano circa 6.700 reperti, fra minerali e fossili di pesci, vegetali, crostacei, rettili rinvenuti. Molto importanti sono anche i tre esemplari di Lariosaurus Valceresii e dell’Orso delle Caverne risalenti circa 215 milioni di anni fa. Inoltre si trovano anche due altri sezioni con 700 animali tassidermizzati di provenienza locale e un archivio fotografico di 8000 diapositive.
Museo della Valle Intelvi
Alta Valle Intelvi
(11 Km)
Il Museo diocesano della Valle Intelvi raccoglie importanti documenti e reperti della Val d’Intelvi. Il Museo è strutturato in più sezioni: scultura, oreficeria, pittura, libri, tessuti, disegni, manifestazioni religiose, stampe, mobili, documenti d’archivio, strumenti di lavoro; letteratura, fotografia e giornali. Tra le opere più preziose l'antichissima Croce astile, risalente all'epoca romanica, nonché le splendide statuette il legno d'olivo, opera del grande scultore pelliese Ercole Ferrata.
Santuario di San Pancrazio
Alta Valle Intelvi
(15 Km)
ll Santuario è dedicato ad un giovanissimo martire del IV secolo; esso è raffigurato sempre in armi, per sottolinearne il coraggio. San Pancrazio è molto venerato dai valligiani, che hanno fatto del suo Santuario un'importante meta di pellegrinaggi fin dal XVI secolo. Si dice che fosse invocato per chiedere il ritorno di migranti e militari, quasi come per infondere negli animi serenità e coraggio.
Badia di Ganna
Valganna
(7 Km)
Viene fondata nel XII secolo dai Monaci Benedettini in un territorio convergente di varie valli: Valganna, Valcuvia e Valmarchirolo. Per secoli ha rappresentato un rifugio sicuro per i pellegrini che transitavano dal vicino Canton Ticino e mitteleuropea verso sud e viceversa. La Badia è stata costruita intorno al nucleo originario della chiesa istituita per il culto del Martire San Gemolo
Museo Civico dei Fossili
Besano
(6 Km)
Questo museo presenta tutti i fossili che sono stati trovati in questa zona, che da poco e` stata nominata dall’UNESCO “patrimonio dell’umanità”. Il Museo Civico dei Fossili è stato fondato nel 1981, e nel 2000 venne riaperto dopo un restauro della sede. Dalle raccolte presenti al suo interno, va ricordato quello del besanosauro.
La Cappella di San Gemolo
Valganna
(7 Km)
Fu edificata nel XIV secolo, durante la costruzione si aprì una sorgente che ospitava dei sassi di color rosso vivo. Da questo nacque la diceria che fu il capo rotto del martire San Gemolo a colorare le acque di rosso. La cappella si trova a circa due km dalla Badia. Per secoli è stato luogo di pellegrinaggio da parte degli abitanti della valle.
Museo della Badia di S. Gemolo
Valganna
(7 Km)
Fu edificata nel XIV secolo, durante la costruzione si aprì una sorgente che ospitava dei sassi di color rosso vivo. Da questo nacque la diceria che fu il capo rotto del martire San Gemolo a colorare le acque di rosso. La cappella si trova a circa due km dalla Badia. Per secoli è stato luogo di pellegrinaggio da parte degli abitanti della valle.