Macerata - Biblioteche e archivi storici Biblioteca Nazionale La Biblioteca Nazionale di Macerata ha iniziato la sua attività il 1 dicembre 1990 ed è situata al piano ammezzato dell'ex Palazzo di Giustizia. L'istituto nacque dalla collaborazione fra Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e l'Università degli Studi di Macerata ed è stato aperto ufficialmente al pubblico l'11 febbraio 1992. La biblioteca, ha come patrimonio librario circa 76.000 volumi, 3.600 opuscoli e 340 periodici.
Macerata - Biblioteche e archivi storici Biblioteca Mozzi Borgetti La Biblioteca Mozzi Borgetti venne aperta agli studiosi il 31 marzo 1787. È considerata una delle più grandi della regione per l'elevata quantità di volumi, circa 350.000. In aggiunta, al suo interno si può trovare anche una ricca fototeca di quasi 20.000 immagini (tra queste anche lastre fotografiche in vetro) e un'enorme collezione di disegni e stampe. La biblioteca possiede, infine, una raccolta musicale e teatrale dove si possono osservare manoscritti, manifesti, libretti e musica a stampa.
Macerata - Biblioteche e archivi storici Archivio di Stato L'Archivio venne fondato nel 1941, seguendo i passi della Biblioteca comunale della città. L'obiettivo di questa istituzione è di raccogliere oggetti e documenti del patrimonio locale e regionale. Di conseguenza, all'interno si trovano numerosi documenti importanti storici, sia antichi che moderni, approssimativamente 122.000 elementi archivistici.
Recanati - Biblioteche e archivi storici Biblioteca Privata "Leopardi" La Biblioteca vanta piu' di 20.000 pezzi messi insieme e raccolti da Monaldo Leopardi, padre del poeta piu' famoso. Monaldo procurava i libri in vario modo, dalle fiere alle occasioni che si presentavano con le numerose congregazioni religiose presenti nel 1808. Molte le donazioni ricevute da parenti e amici che accrebbero il numero dei volumi della importante e famosa struttura dei conti Leopardi
Ascoli Piceno - Biblioteche e archivi storici Museo-Biblioteca "F.A.Marcucci" Il Museo e' stato fondato nel 1994. Assume questo nome poiche' e' situato negli ambienti abitati dal suo ideatore: Mons. Francesco Antonio Marcucci. Contiene una grande raccolta di documenti storici ed oggetti liturgici.