
Alzi la mano chi, di noi, non vorrebbe vestire i panni del custode della paradisiaca
isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena. Unico abitante dell’isola è il modenese Mauro Morandi, assunto dalla vecchia proprietà ed attualmente senza stipendio. Tuttavia, malgrado questo, sull’isola Morandi è il Re assoluto da ventidue anni a questa parte.
Il suo compito è quello di tenere alla larga gli estranei che vogliono entrare nell’isola che, essendo prima di tutto privata, è interdetta ai turisti ed a qualsiasi attività umana. Come non bastasse, l’Isola di Budelli è anche strettamente vincolata, essendo parte del
Parco Naturale della Maddalena. Impossibile quindi costruire qualsiasi cosa e tanto meno attraccare la propria barca e stendersi in spiaggia a prendere il sole o fare il bagno nelle sue acque incantate e azzurre come un quadro del migliore artista.
In estate, tuttavia, capita spesso che – infischiandosene dei divieti -, molti turisti decidano di attraccare nella spiaggia dorata dell’isola. Su questi non è nemmeno il rischio delle multe della Capitaneria di Porto a fungere da deterrente: una sosta sulla fantastica spiaggia dell’Isola di Budelli, infatti, malgrado vietatissima, comporta una sanzione di poco più di cinquanta euro; come parcheggiare senza disco orario nel centro di una qualsiasi città italiana, insomma.
L’isola fa parte di un piccolo arcipelago formato oltre che da essa, anche da quelle di Razzoli e Santa Maria. Relativamente piccola, con una superficie di poco superiore al chilometro e mezzo, il punto più alto dell’isola è rappresentato dal Monte Budelli a quota ottantotto metri.
In epoca storica, queste isole erano già conosciute dai Romani e, probabilmente, contrariamente ad oggi erano abitate da questi ultimi. Infatti la loro posizione era strategica, trovandosi su una rotta particolarmente battuta in epoche passate come quella tra Corsica, Toscana e Sardegna. Infatti nei fondali che circondano l’isola in passato sono stati rinvenuti diversi resti di navi romane risalenti al quinto secolo prima di Cristo.
A livello turistico, l’isola di Budelli è off-limits. Infatti, essendo parte del parco naturalistico della Maddalena, essa ha uno speciale e alquanto restrittivo vincolo ambientale: nessuno può costruirvi nulla, tantomeno sdraiarsi e prendere comodamente il sole nelle sue incantevoli spiagge.
E’ quindi un sogno destinato, almeno per ora, a restare tale. Infatti, una delle zone più belle e caratteristiche dell’isola è proprio la Spiaggia Rosa, nella parte meridionale dell’isola, chiamata così proprio a causa della insolita colorazione della sua spiaggia (rosa, per l’appunto). Colorazione dovuta ai frammenti piccolissimi di un micro organismo, la Miniacina miniacea. Questo organismo unicellulare è caratteristico in quanto costruisce dei gusci di calcare di colore rosa che, una volta morto l’animale, si staccano fino ad arrivare a riva conferendo, appunto, questa colorazione anche alla omonima spiaggia di Budelli.
Lo strettissimo vincolo ambientale è una conseguenza del passato, quando un turismo selvaggio rischiò seriamente di danneggiare gravemente l’ecosistema circostante, dell’entroterra ed anche la spiaggia che, nel sessantaquattro, finì all’interno del film del regista Antonioni, Deserto Rosso.
La spiaggia, oggi, si può raggiungere solamente via mare, mentre può essere visitata solamente effettuando una visita al parco della Maddalena, accompagnati e controllati – però – dai guardiani del parco.
Visitare l’isola di Budelli, oggi, è quindi possibile solo tramite la prenotazione di una visita guidata. In questo senso l’unica possibilità che i turisti hanno è, come già detto, visitare l’isola con l’ausilio delle guide del parco. Non è possibile, poi, sostare o prendere il sole nella spiaggia, ma solamente effettuare l’escursione per conoscere ed ammirare la bellezza di quest’isola. Insomma, una sorta di guardare e non toccare che fa si che questo paradiso terrestre rimanga una sorta di sogno. L’isola, infatti, è sprovvista di strutture ricettive degne di nota, e qualsiasi costruzione al suo interno è assolutamente vietata per preservarne l’ambiente, il paesaggio e mantenere intatta la sua incredibile bellezza.
Malgrado questo, capita spesso che i turisti cerchino comunque di fare ciò che è vietato, costringendo spesso la Guardia Costiera ad intervenire per allontanare gli intrusi.
Il vincolo paesaggistico è destinato a perdurare anche in caso di vendita dell’isola. Essa, infatti, risulta attualmente di proprietà di una società milanese non meglio precisata, recentemente dichiarata fallita ed era già stata messa all’asta nel 2005 e poi nel 2007 per una cifra superiore ai tre milioni di euro. Le aste, però, andarono deserte ed oggi, a distanza di quasi otto anni, l’Isola di Budelli è stata nuovamente messa in vendita al miglior offerente, ma questa volta per la cifra leggermente inferiore di due milioni e novecento mila euro. Un corrispettivo quindi di poco sotto ai due euro al metro quadro. Verrebbe da pensare ad un affare eppure non è tutto oro quello che luccica. Malgrado la sua inimitabile bellezza, infatti, dal punto di vista commerciale il valore dell’isola è pressoché nullo a causa delle attuali regole restrittive che non consentono una commercializzazione dell’isola dal punto di vista turistico. Ecco, forse, anche il motivo per il quale tutte le aste sono andate deserte nel recente passato consentendo allo Stato di non dover intervenire. (L’Italia, infatti, ha diritto di prelazione sulla vendita dell’isola).
E, probabilmente, considerando i danni provocati dal turismo selvaggio del passato in questo piccolo paradiso terrestre, è meglio augurarsi che continui a non presentarsi nessuno.