San Gimignano è un piccolo borgo a circa 45 km da Siena, che si estende per quasi 140 km quadrati, ma conta appena 7 mila abitanti. La sua particolarità e il fascino sono dovuti all’aspetto medievale del borgo, conservato praticamente intatto ai nostri tempi. Prima però di passare ad descrivervi il centro storico, mi sembra opportuno di tracciare un po’ di storia perchè capiate meglio la sua caratteristica architettonica.
La storia di San Gimignano risale ai tempi romani quando, secondo la leggenda, due patrizi fuggiti da Roma costruirono due castelli: quello di Mucchio e quello di Silvia. Intorno al X secolo la denominazione di quest’ultimo divenne San Gimignano in onore del santo, che invocato dagli abitanti, salvò la città dalla minacia di barbari apparendo miracolosamente le mura. Il borgo si sviluppa e fiorisce nel Medioevo, quando diventa uno dei principali luoghi di sosta per i viandanti.
E proprio in quel periodo gli abitanti più benestanti, iniziano a costruire le torri, il simbolo del borgo di oggi, che erano il segno della potenza e ricchezza. Si dice che il numero delle torri nel Trecento è arrivato a settantadue, ma purtroppo fino ad oggi se ne sono conservate soltanto tredici. Oltre alle torri, risalgono sempre al Medioevo le mura, che cingono la città, le vie a mattoni, le scalinate adorne di pietre lavorate,i numerosi palazzi ed abitazioni e le porte d’accesso.
La fisionomia medievale di San Gimignano è risaltata dai lavori di restauro compiuti, grazie ai qualli adesso brilla di uno splendore unico, battendo forse la vicina Siena. I monumenti più importanti sono collocati in piazza del Duomo e sono il Palazzo del Podestà con la torre Rognosa, il Palazzo del Popolo, Collegiata e le due Torri Salvucci, costruite di uguale altezza dalla famiglia Salvucci per aggirare il divieto di elevare le torri più alte di quelle del Podestà.