Il Palazzo Reale di Caserta fu l'ultima grande opera del barocco italiano, commissionata da Carlo III Borbone al famoso architetto italiano Vanvitelli. Nonostante sia impossibile visitare tutte le 1200 stanze tra appartamenti reali e saloni vari, quelle messe a disposizione del pubblico vi daranno sicuramente un'idea della loro stravaganza e squisitezza. La grande scalinata di ingresso i cui 116 gradini sono tutti stati ricavati da un unico blocco di pietra, è una perfetta combinazione di ricchi marmi e prospettive drammatiche. Questa porta alle 25 camere lussuose degli appartamenti reali. Assicuratevi di visitare il teatro gioiello, costruito seguendo i canoni del Teatro San Carlo di Napoli. I giardini si presentano immensi al pubblico; passeggiate lungo il Bosco Vecchio, superate il piccolo castello costruito come casa gioco per i principi Borboni, passate il laghetto dei pesci dove finte battaglie marine venivano messe in scena per divertire i membri della corte reale, passate la fontana del Delfino e arrivate alla fontana di Diana e Acteo, un gruppo scultorio tanto animato e incantevole quanto la fontana di Trevi a Roma. Soffermatevi a riposare un po' in questo punto, perché e meraviglie da visitare non sono ancora finite: vi aspetta ora forse la parte più bella, i giardini inglesi. Si tratta di una architettura di giardino tipica anglosassone, abbellita da un piccolo lago e finte rovine antiche. Vi consigliamo di visitare la Reggia al tramonto, quando la luce particolare del sole che penetra nelle stanze e illumina le foglie delle piante rende il palazzo un vero e proprio luogo incantato. Il nucleo urbano sorge nell'entroterra campano specificatamente nella piana del Volturno, vasta pianura della Campania settentrionale ed è celebre in tutto il mondo per la maestosa Reggia costruita nel XVII secolo dall'architetto Luigi Vanvitelli. La Reggia, o Palazzo Reale, una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone, famiglia nobile dell’aristocrazia europea, suddivisa nei diversi rami francese, spagnolo e napoletano. E’ oggi proclamata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Il Palazzo reale fu voluto da Carlo III di Borbone che leggenda vuole colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale ed al suo reame, a tal punto che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles, la dimora estiva dei re francesi. Non a caso è stata scelta come set di numerose opere cinematografiche e la visita val il sogno di una notte di mezz’estate. Da vedere ! Caserta dista circa 40 minuti in auto da Napoli ed una visita alla maestosa reggia è sicuramente una tappa obbligata per chi ha scelto di trascorrere una vacanza a Napoli.
Strano ma vero. L’ideatore e l’architetto di questo patrimonio universale fu Luigi Vanvitelli. Questo corrispondeva all’olandesissimo nome di Lodewijk van Wittel, figlio del pittore Van Wittel che dall’Olanda si trasferì in Italia. Anche Lodewijk iniziò la sua carriera come pittore ma ben presto si concentrò su un altro ramo artistico, l’architettura. Cambiò il suo nome nel più italiano Luigi Vanvitelli. Il re di Napoli, Carlo di Borbone, aveva idee grandi: voleva spostare la capitale del suo regno da Napoli a Caserta, che era più facile da difendere. Incaricò Vanvitelli di progettare un ‘palazzo degno di un grande re’ e così fu. La bellissima Reggia fu il risultato di tanti sforzi, la costruzione iniziò nel 1751 e finì nel ‘900 sotto la supervisione del figlio Carlo Vanvitelli. Una superficie enorme per le 1200 stanze, lussuosamente arredate e decorate. Assolutamente da visitare quando siete in Campania. L’area interna dell’edificio rettangolare è divisa da due ali, formando così 4 cortili interni. Alcune delle stanze più note: Lo Scalone Reale è semplicemente stupefacente e bellissimo. Il marmo bianco di Carrara lucida e regale, le due volte che troneggiano in alto, il Vestibolo con le finestre che guardano il cortile, l’insieme è forse la parte più bella della reggia. La Sala del Trono con il trono di legno intagliato e i dipinti dei re di Napoli, la luminosa Sala degli Alabardieri. La Cappella Palatina, per le cerimonie della famiglia reale, la Biblioteca con migliaia di libri. Il Parco della Reggia non è di meno. La superficie è enorme, 120 ettari con laghi, colline, fontane e giardini. Un palazzo appositamente costruito per l’allenamento dei principi: la Castelluccia con ponte levatoio e fossato attorno. Bisogna veramente levare il cappello alla maestria, l’eleganza e la regalità di questo ricordo di un re e di un architetto d’origine olandese.