Novara è una città relativamente vicina sia a Torino che a Milano e per questo riesco a raggiungerla molto facilmente. Una volta arrivata, m’incammino subito verso il centro avviandomi in Corso Cavour, una delle strade principali del centro storico di Novara con ai suoi lati diversi palazzi settecenteschi e numerosi negozi tra le cui vetrine è facile perdersi.
All’altezza di Piazza Gramsci svolto a destra in Vicolo della Canonica per individuare la Madonnina in cotto posta qui nel ‘800 per esorcizzare la sorte sfavorevole. Alla fine del vicolo mi fermo poi davanti alla colonnina del meteo dove appoggio le mie mani. Si narra infatti che se umida preveda pioggia, se asciutta bel tempo.
Mi dirigo poi in Piazza Cesare Battisti per calpestare la pietra granitica triangolare che in antichità era considerata il centro della città, punto dal quale venivano misurate le distanze verso le altre città limitrofe. Ancor oggi si dice che calpestare la pietra porti fortuna.
Ed eccomi ora davanti all’imponente Duomo con un interno che mi lascia affascinata per la ricchezza di bellissimi affreschi antichi. Faccio una breve pausa in Corso Italia, via principale della città fermandomi in uno dei numerosi caffè. Riprendo la mia visita della città con la monumentale Basilica e la cupola di S. Gaudenzio.