
Nonostante l’estrema facilità di accesso, il
Rifugio Fratelli Longo è decisamente meno frequentato rispetto agli altri rifugi della zona, probabilmente per il fatto di trovarsi, pur a parità di quota, in una
posizione ben più alpestre, solitaria, poco adatta ai bambini, quasi abbarbicato sugli scoscesi pendii che chiudono l’austera e un poco cupa Valle del Monte Sasso.
La gita si svolge interamente su una comoda stradina sterrata, ampia e regolare nel primo tratto, più stretta e sconnessa nella seconda parte. Inoltre, in determinati periodi stagionali e fasce orarie, il primo tratto della stradina (fino al bivio del Lago del Prato) è aperto al traffico veicolare privato, anche se necessita la massima attenzione e prudenza: è quindi indispensabile chiedere informazioni dettagliate in loco sull’effettiva percorribilità.
Dall’abitato di Carona, in alta Valle Brembana (quota 1116 metri, 52 chilometri da Bergamo) si inizia a percorrere la ripida stradina sterrata che si inoltra nella valle, ammantata di suggestive foreste. Dopo aver superato l’antico e rustico borgo di Pagliari, si arriva alla spettacolare cascata di Val Sambuzza, che precipita fragorosa e spumeggiante a lato della strada.
Si prosegue ancora lungamente lungo la stradina, giungendo ad un bivio presso un laghetto, ormai oltre il bosco: Lago del Prato, quota 1650 metri.
Il cammino prosegue imboccando la ripida stradina di sinistra, che con alcuni tornanti guadagna rapidamente quota. In seguito il percorso si fa più regolare e lineare, fino a raggiungere la testata della valle, dove ben visibile si trova il piccolo fabbricato del Rifugio Fratelli Longo: quota 2026 metri, ore 3 da Carona.
Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita e richiede circa 2 ore.
Dal rifugio, inaugurato nel 1923, consigliamo di proseguire brevemente lungo la mulattiera (circa 15 minuti) fino a portarsi al sovrastante Lago del Diavolo (quota 2141 metri), alla base della poderosa parete rocciosa del Monte Aga, in un severo e suggestivo ambiente di alta montagna. Seppure di dimensioni minori, il lago esisteva già prima dell’erezione della diga, ultimata nel 1932 e alta 26 metri, che ha creato un bacino contenente ben 2.560.000 metri cubi di acqua.
Poco a monte del bivio del Lago del Prato si può inoltre notare l’evidente ingresso di una miniera abbandonata, a ricordarci come questi monti fossero sfruttati a fini minerari fin dai tempi più remoti.
Scheda Tecnica :
Tempo di percorrenza : ore 5
Quota di partenza: m. 1116
Dislivello: m. 910
Difficoltà: T -Turistico
Periodo consigliato: maggio - novembre
Regione: Lombardia
Provincia: Bergamo
Valle/zona: Valle Brembana
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