Ecomuseo Colombano Romean
Salbertrand
L'ecomuseo Colombano Romean di Salbertrand, nel Parco Naturale del Gran Bosco, raccoglie le memorie di terra e di acqua della comunità. Il percorso comprende: il mulino idraulico, che racconta 800 anni di sfruttamento dell'acqua, dai diritti feudali di molitura alla produzione dell'energia elettrica; la scuola di un tempo e un allestimento etnografico; il forno comune della frazione Oulme; l'antica carbonaia e la fornace da calce; la ghiacciaia ottocentesca con l'annesso laghetto di approvvigionamento; la smoke-sauna costruita grazie a un progetto europeo condotto dal Politecnico di Torino; il sito dedicato al Glorioso Rimpatrio dei Valdesi. Il percorso di visita comprende anche la splendida parrocchiale di San Giovanni Battista e la cappella dell'Annunziata di Oulme. Antichi edifici e manufatti si presentano al visitatore come esempi di un passato oggi tutto da scoprire. Per scolaresche e gruppi organizzati sono previsti accompagnamenti tematici effettuati da guide specializzate e sono stati ideati percorsi didattici. Inoltre, dal 2006 l'associazione culturale Ar.Te.Mu.Da anima le visite guidate all'ecomuseo con accompagnamenti teatralizzati.
Museo Civico Etnografico
Bardonecchia
Volete conoscere le testimonianze della cultura materiale del vecchio borgo montano di Bardonecchia? Dal 1954 c’è il Museo Civico Etnografico, ospitato nell'edificio ottocentesco un tempo sede della casa comunale. Esso offre uno spaccato della vita quotidiana e della cultura della gente di montagna, e illustra i ritmi dell'economia agricola e pastorale che caratterizzava il paese prima dell'avvento del turismo di massa. Raccoglie oggetti, mobili, arredi e attrezzi, oltre a una piccola sezione di arte sacra. Si possono osservare, inoltre, il costume femminile locale e i preziosi pizzi realizzati a tombolo, una lavorazione tradizionale che ancora oggi è praticata da alcune donne del luogo. Sono anche esposti oggetti e attrezzi da lavoro, fotografie e cartoline d'epoca che ritraggono panorami del tempo che fu.
Parco Archeologico "Tur d'Amun"
Bardonecchia
La Tur d'Amun, in posizione dominante la conca di Bardonecchia e il borgovecchio, nacque intorno alla seconda metà del XII secolo con funzioni militari allo scopo di controllare gli sbocchi dei due valloni del Frejus e della Rho ed essere visivamente in comunicazione con la fortificazione di Bramafam. La residenza del leggendario signore François de Bardonnèche presentava in origine una possente torre centrale alta 21 metri, conservata fino all'altezza della merlatura ancora negli anni Venti del Novecento. Nell'intera area, acquistata nel 1998 dal Comune di Bardonecchia, è oggi allestito un parco archeologico che, mediante pannelli autoguidati, consente di indagare le strutture, la loro storia e l'evoluzione nel corso del tempo. Sono attualmente visitabili il torrione, di cui sono stati recuperati i primi due piani fuori terra, parti della piccola torre orientale, tratti della cinta muraria che delimitava il complesso a valle, le torri circolari del lato meridionale e alcuni vani di servizio.
Cappelle affrescate
Bardonecchia
La vocazione religiosa che nei secoli ha caratterizzato Bardonecchia offre oggi al visitatore un ricchissimo patrimonio artistico e architettonico, fino a quote elevate, dove piccole chiese o cappelle votive si affacciano sull’Alta Valle di Susa. La presenza, in particolare di cappelle affrescate, offre occasioni di abbinare brevi passeggiate alla scoperta di tesori alpini inseriti in un contesto ambientale di grande bellezza. Ricordiamo la cappella dei SS. Andrea e Giacomo di Horres, ai margini di un antico alpeggio, in una splendida posizione che domina la conca di Bardonecchia. È completamente decorata da cicli pittorici realizzati da artisti che operarono negli anni Trenta del ‘500. La cappella di Notre Dame del Coignet si trova su un poggio sovrastante le frazioni Les Arnauds e Melezet, e conserva sulla facciata e all'interno preziosi affreschi datati XV - XVI secolo. La cappella di San Sisto di Melezet, edificata sul finire del ‘400, è posta in posizione panoramica e impreziosita sia all'esterno sia all'interno da cicli pittorici. Infine, da vedere la cappella del Chaffaux, dedicata a Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria, risalente alla prima metà del ‘400.