Mura torri e porte Fortino Sant' Antonio Il Fortino di San’Antonio venne costruito nel 1440, per volere del principe Giovanni Antonio del Balzo. Venne distrutto dai baresi e ricostruito in seguito nel XVI secolo per volere di Isabella d’Aragona. Nell’edificio si trova una cappella dove viene custodita la statua di Sant’Antonio Abate ed anche un dipinto che lo raffigura, opere di un autore tutt’oggi ignoto. Attualmente il fortino è utilizzato prevalentemente per eventi culturali.
Mura torri e porte Masseria Tresca La Masseria Tresca era sede della omonima famiglia, proveniente dalla Boemia che si stanziarono a Bari a causa dei normanni. Originariamente la masseria fu di proprietà dei Carducci, i quali si imparentarono con i Tresca durante il XVIII secolo. La struttura dell’edificio è ampia e di grandi dimensioni, con pianta a base quadrata. Al primo piano, troviamo diverse stanze dentro le quali sono rimaste ancora presenti alcune decorazioni murali.
Mura torri e porte Masseria Alberotanza Ex Torre Pieschi La Masseria Alberotanza Ex Torre Pieschi venne edificata nel corso del Duecento ed apparteneva alla famiglia di Pieschi di Modugno. Nel corso del XVIII secolo la struttura venne ampliata dalla famiglia dei Alberotanza, originaria di Mola di Bari. La parte più imponente è la torre dell’edificio che si presenta a pianta quadrata con finestre architravate. Adiacenti alla torre si trovano anche alcuni vani ad un piano che avevano la funzione di cappella e deposito degli attrezzi.
Mura torri e porte Masseria Madia Diana o due Torri La Masseria Madia Diana o due Torri venne costruita tra il XIII ed il XVIII secolo dove attualmente si trova la Strada Provinciale 1. La Torre venne costruita nel Duecento ed aveva la funzione di struttura di avvistamento e di difesa del villaggio adiacente. Delle due torri notiamo che ne è rimasta solo una che si presenta con feritoie e monofore sul lato del cortile. L’ingresso alla masseria avviene attraverso la parte nord – est della struttura ed al suo interno si nota un frantoio voltato a botte dove si situano delle incisioni.
Mura torri e porte Torre di Inferno La Torre di Inferno venne edificata nel 1568 come riportato nell’architrave della struttura stessa. Inizialmente la sua funzione era principalmente di difesa e di avvistamento dell’entroterra. La struttura faceva parte delle proprietà della famiglia Maiorano. Attualmente, è in buon stato di conservazione.
Mura torri e porte Masseria Caggiano La Masseria Caggiano venne edificata tra il XV secolo ed il XVI secolo come casa rurale, ed era tra le più grandi affacciate alla lama del Balice. La struttura è dotata di elementi di difesa come garitte, caditoie e botole da dove si può scorgere un passaggio per la fuga degli abitanti. Risale invece al XVIII secolo una struttura di loggiato appartenente alla famiglia dei Caggiano. Dopo di essi la masseria passò ai Fraggiacomo di Molfetta e i Serravalle di Catanzaro.
Mura torri e porte Torre Ricchizzi La Torre Richizzi è situata a Palese, nel comune di Bari. Non si sa di preciso il periodo durante il quale la torre venne costruita, ma si presume, che il nucleo più antico della costruzione risale dal XIII al XIV secolo, come parte del sistema delle torri di avvistamento.
Mura torri e porte Masseria Torre Reddito La Masseria Torre Reddito venne costruita nel Cinquecento per volere di Isabella d’Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, con l’intento di gestire i fondi agricoli della zona e per il deposito dei suoi animali. Non molto dopo, l’edificio venne donato ad Enrico Tanzi che ne ristrutturò alcune parti. La struttura si presenta composta da diversi edifici tra cui svetta un campanile a vela con decorazioni settecentesche. Di particolare composizione troviamo anche la cappella dedicata all’Addolorata con portale architravato.
Mura torri e porte Torre Pelosa La struttura venne eretta verso il 1500, nella frazione di Torre a Mare nei pressi di Bari. La sua funzione principale era quella di difesa della costa dalle incursioni dei predoni e dei pirati. Inizialmente veniva chiamata “Torre Apellosa” o “Torre Lapillosa” e successivamente prese la denominazione attuale.