In una fredda ma soleggiata giornata di inizio autunno decido di visitare la città di Cisternino, località incantevole, purtroppo ancora poco conosciuta dal turismo internazionale. La più famosa e conosciuta da tutti come “Città Bianca” è Ostuni, ma tra Brindisi, Bari e Taranto si trova un'altra città bianca, Cisternino.

Più piccola di Ostuni, anche Cisternino è fatta delle caratteristiche abitazioni imbiancate a calce fino sopra i tetti che la rendono quasi abbagliante.

Scendo alla stazione ferroviaria di Cisternino e mi appresto lentamente a prendere la piccola salita circondata da vigneti e uliveti, che mi porta fino al centro storico cittadino. Più mi avvicino al centro più vengo accecata dal bianco candore delle sue tipiche case.

Città che fu costituita solo nel VIII secolo dopo cristo, per la media delle città italiane è da considerarsi una città alquanto giovane.

Passo sotto la Porta grande, accesso alla città ed entro nella città vecchia che si apre ai miei occhi in una tipica conformazione del medioevo con numerosi piccoli vicoli intersecati tra di loro.

Attraversata la porta vi troverete in mezzo alle scale, scalette, vicoli stretti, archi, balconi fioriti con balaustre, scolpite o in ferro lavorato, e spazi dove si interseca il privato con il pubblico.

Sembra facile perdersi in questo labirinto delle viuzze tutte bianche e lastricate da chianche, le une simili alle altre, ma come vedrete, ogni stradina porta alla piazza centrale del centro storico.

I suoi numerosi vicoli e le accecanti pareti dipinte di bianco delle case mi danno quasi l’illusione di trovarmi in un racconto magico.
Illusione che scopare subito nel momento in cui vedo e vivo sulla mia stessa pelle la vitalità di questa piccola cittadina con i residenti che operosi  percorrono indaffarati le sue vie e che salgono e scendono per le sue scalinate.

Intorno alla piazza il paradiso per i curiosi e gli appassionati dello shopping: botteghe artigiane, negozi di abbigliamento particolari, gioiellerie eleganti, negozietti con prodotti locali. Le stradine laterali nascondono invece una tentazione a cui non può resistere nessuno che si ritiene una buona forchetta (salvo i vegetariani).

Nelle botteghe dei macellai potete comprare la carne (il tipo e la quantità) che viene preparata sul posto e servita a uno dei tavolini esterni che sono disposti lungo le viuzze.

Se avrete tempo fatevi una gita nella campagna di Cisternino ricca di vigneti, uliveti e mandorleti, con i trulli, i cui caratteristici tetti si trovano dispersi in tutta la Valle d'Itria.