Siamo nel cuore del Parco Nazionale, in ambienti tra i più grandiosi e spettacolari, circondati da una fauna altrettanto affascinante, con in primo piano lo stambecco, il simbolo stesso del parco. Il percorso si svolge lungo una delle antiche “reali mulattiere di caccia”, purtroppo in molti tratti quasi irriconoscibile, anche a causa della notevole quota. Tra l’altro i 3296 metri del Col Lauson rappresentano il punto più alto dell’intero trekking. Si potranno quindi incontrare tratti innevati anche a stagione avanzata, da affrontare con la dovuta attenzione.
Dal Rifugio Vittorio Sella (quota 2584 metri) ci si incammina lungo l’evidente sentiero in direzione ovest, iniziando a risalire con regolarità l’ampio vallone, in un ambiente sempre più grandioso, puntando all’inconfondibile intaglio del Col Lauson, situato a ben 3296 metri di quota, che si raggiunge infine con un poco d’attenzione, grazie anche ad alcune corde fisse.
Dal valico inizia la lunghissima e faticosa discesa verso il fondo della Valsavarenche (direzione ovest) di ben 1630 metri di dislivello: mantenendosi dapprima sulla destra, si scende lungo l’ampio e ripido vallone di Leviona.
Verso quota 2400 metri, nei pressi delle baite di Leviona di mezzo, il vallone piega a destra (nord-ovest): mantenendosi sulla sinistra idrografica, si prosegue sul sentiero ormai del tutto rilassante, fino alle baite di Leviona inferiore, a quota 2303 metri, situate su un ampio costone in una stupenda posizione panoramica.
Piegando in direzione sud, il sentiero si trasforma ormai in mulattiera, entrando quindi in un bel bosco di abeti: una lunga serie di tornanti conducono infine sul fondo della Valsavarenche, a pochi metri dalla località Eaux Rousses (alberghi in loco) che si raggiunge superando un ponticello: quota 1666 metri, ore 5,30 dal Rifugio Vittorio Sella.
Regione: Valle d’Aosta
Provincia: Aosta
Tempo di percorrenza: ore 5,30
Quota di partenza: m. 2584
Dislivello: m. 712 in salita
Difficoltà: EE – Escursionisti esperti