Ma le montagne hanno un fascino irresistibile anche d'estate e San Candido offre tanto divertimento sia per grandi che per piccoli. Così l'Acquafun, dove ho passato una mezza giornata urlando sugli scivoloni giganti e tra le onde artificiali e alla fine avevo ancora la forza per nuotare un po' e mettere in movimento tutti i miei muscoli. Ho mangiato un piatto di maccheroni alla pastorale con pomodoro, piselli e prosciutto e dopo pranzo mi sono dovuta riposare, l'acqua e le emozioni della mattinata mi hanno fatto venire la sonnolenza. Quando mi sono svegliata, avevo voglia di muovermi di nuovo e sono andata a farmi una passeggiata nel paese. All'ufficio informazioni mi dicevano di andare a visitare la chiesa dell'Abbazia e il suo museo. Ed infatti, sono dovuta venire fino a San Candido per sapere che le Dolomiti non erano sempre così chiari e splendidi e che ora sono in realtà i Monti Pallidi. Ho conosciuto la bellissima leggenda del figlio del Re dei Monti Scuri e della Principessa della Luna che però non vi racconto, così ci andate anche Voi ed avrete il piacere della scoperta!
Se uno vuole godere soltanto il panorama sulle Dolomiti, è qui al posto giusto. Dalle Dolomiti, (Marmolada) fino alle Alpi della Val Venosta si può godere la vista. Spitzhornle, il punto più alto è 2275 m ed è di origine vulcanica. Questa cima è una sorta di terrazza naturale e le sue 49 di piste di discesa si estendono su un totale di 105 km. Fa parte del comprensorio Dolomiti Superski ed è dotato da 31 impianti di risalita di ultima generazione. Le tre aree sciistiche si articolano su tre territori e su tre livelli di difficoltà: per i principianti è consigliato la discesa di San Vigilio, per i più avanzati quella di Valdaora, mentre per gli esperti ed avventurosi c'è la sfida delle piste Hernegg e Sylvester per arrivare a Riscione. Inoltre, a partire del 2009 è stato aperto anche un'altra pista nera, “Piculin” che scende in Val Badia, dove c'è collegamento autobus a disposizione, per raggiungere La Villa. Anche se c'è tanto movimento in inverno, nessuno rimane senza alloggio: nel raggio di 15 km si trovano 300 strutture alberghiere che sono felici ad ospitati tutti gli innamorati della neve.
E in tutte le due stagioni lo è per gli amanti della natura. Io ho passato qua le vacanze pre-natalizie in questo posto che allora era ovviamente pieno da famiglie in viaggio. Sapevo bene, in quale periodo dovevo venire per vedere una cosa interessante e stupenda: per il solstizio invernale. Era il 21 dicembre, una festa “pagana” sin dai albori dell'umanità. La notte nevicava, ma la mattina la luce del sole scintillava sulla neve fresca e mi alzai presto, per arrivare in tempo alla mia meta: la chiesetta più antica dell'alta Pusteria, San Pietro in Monte. Mi sono messa gli stivaloni, cappello e guanti, ho preso un thermos di té caldo e dei biscotti e mi sono messa in marcia. Prima dovetti salire al Santuario neogotico di Santa Maria, meta di pellegrinaggio da secoli. La salita mi ha svegliato senz'altro ma di qua ho proseguito senza sosta sul sentiero nel bosco, dove mi sono appoggiata sul corrimano. Camminavo lentamente e mi sono fermata ad ogni piccola stazione, dove potevo riconoscere gli episodi della vita di San Pietro. Le abeti si piegavano sotto la neve pesante e non potei togliere gli occhiali da sole perché la bianchezza minacciava con abbagliarmi. L'aria fredda e il vento mi fecero arrossire il viso e non sentivo più il mio naso. La camminata non era così lunga, come mi aspettavo ed arrivai presto alla chiesetta che è vecchia ma nuova. Dentro è talmente semplice come potevano essere le chiese nel primo tempo della cristianità, ricostruito dai ruderi del primo santuario, fatto tutto di granito e di legno. Un unico spazio, tecnicamente freddo ma di grande calore. Mi sedetti ed aspettai. Le nuvole del mio alito e il mio respiro furono i miei unici compagni nell'attesa e bevvi un po di te per non avere freddo.. E finalmente arrivò il momento che aspettavo! Si fece mezzogiorno e attraverso un finestrino entrò la luce del sole, cadendo in forma perfetta di un quadrato sull'altare. Mi vennero i brividi ed allo stesso tempo ebbi la sensazione di riempirmi del calore di quella luce penetrante.
La Val Pusteria, questa valle di spettacolare bellezza di color smeraldo attira ogni anno gli amanti della natura e delle montagne, ma non solo. Se uno ha la passione per il golf e ama a giocare con stile, qui si troverà davvero al posto giusto. Solo due chilometri da Brunico si trova il Golfclub Pustertal con il suo campo a nove buche che in qualche anno sarà allargato a 18. Il Club è stato fondato da 55 amatori da golf nel 1993. Oltre ai professionisti si aspettano anche quelli che devono ancora approfondire le tecniche con la professionale scuola di golf, con le possibilità di prendere lezioni singole o in gruppo. Accanto al Clubhouse si trova il campo di esercizio con Driving Range, Chipping-Green, Practice Bunker nonchè due Putting-Green. Oltre al Golf si gode di una cucina buonissima internazionale e mediterranea, mentre dalla terrazza panoramica si ha un panorama spettacolare. Nei dintorni si può soggiornare in diversi golf-hotel di alta qualità e forse chi finora non era appassionato da questo sport vicino alla natura, lo sarà dopo un soggiorno passato qui!