In una tiepida giornata di fine estate, decido di visitare la città capoluogo della regione Puglia, Bari. Una delle più importanti città del Sud Italia, seconda per estensione solo a Napoli, notevole è la sua storia, che affonda le proprie radici nella notte dei tempi.
Come molte città italiane, anche la città di Bari è divisa tra la piccola città vecchia, che fa da scrigno a tesori artistico culturali come la meravigliosa Cattedrale o la Basilica di san Nicola e la città nuova che dalla stazione dei treni si allarga nelle vie principali, Viale Vittorio Emanuele II e Corso Cavour.
In particolare, ciò che colpisce maggiormente la mia attenzione, anche per il forte attaccamento dei cittadini di Bari, è la Basilica di San Nicola, eretta in onore del santo patrono della città e che al suo interno conserva le preziose reliquie del Santo.
Sempre nel centro storico cittadino, ho la possibilità di visitare la Cattedrale di San Sabino che, eretta nel XI secolo, è oggi uno dei migliori esempi di stile romanico pugliese con la sua semplice facciata e il maestoso rosone situato nella parte superiore.
Anche il porto della città è diviso tra il porto nuovo e il porto vecchio. Io visito il più caratteristico porto vecchio, dove ancor oggi sono attraccate piccole imbarcazioni di pescatori che spesso arrivando al porto di prima mattina, espongono direttamente sulla banchina del porto il loro pescato.
Affacciata sulla costa del Mare Adriatico, Bari vanta da sempre un porto commerciale fiorente, che ha reso il capoluogo pugliese un crocevia importante per le rotte nel Mediterraneo: nel corso dei secoli, diverse civiltà si sono incontrate a Bari, portando influenze che provenivano anche dall’Oriente.
Non a caso, al giorno d’oggi la Fiera del Levante è una delle più importanti tra quelle che hanno luogo in Europa; la principale esposizione avviene in settembre, richiamando circa due milioni di visitatori.
Il turista può trovare ancora i segni delle passate civiltà, camminando nelle strette vie del millenario centro storico, o semplicemente visitando il Castello Normanno, conosciuto anche come Svevo: si tratta della più grande fortificazione presente a Bari, costruita nel 1131 da Re Ruggero per difendere la città dal proprio stesso, tumultuoso passato.
Il regno normanno segnò infatti un nuovo inizio rispetto al periodo storico precedente, vissuto sotto la dominazione bizantina. Questo non impedì ai Bizantini di tornare a Bari in cerca di vendetta, distruggendo qualche decennio seguente il castello: motivo per cui, nel XIII secolo, l’imperatore Federico II trasformò l’edificio in una struttura ancora più imponente.
C’è un altro motivo per cui Bari deve molto alla memoria dei Normanni: è sotto il loro regno che le spoglie di San Nicola furono trasferite nella città.
Dal 1087, la cripta della basilica romanica è divenuta uno dei luoghi di culto più visitati della cristianità. Oltre che con pratiche strettamente religiose, i cittadini esprimono il loro amore per il Santo Patrono dedicandogli una festa, fissata ogni anno ai primi di maggio: vale la pena di visitarla, innanzitutto per il caratteristico raduno di barche da pesca!
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