L’Arsenale di Venezia non è, come la parola sembra indicare, un magazzino pieno di armi ma un grande cantiere navale, anzi meglio ancora la prima fabbrica navale.
Era una parte molto importante ed estesa della città lagunare e nacque nel ‘200 quando le piccole fabbriche artigianali per la costruzione di navi, furono uniti in un unico complesso.
La produzione fu estremamente importante per Venezia e la sua storia di Serenissima. La repubblica riuscì a conquistare i mari e combattere i nemici proprio grazie al sostegno del cantiere navale che riuscì a fornire abbastanza navi in continuazione.
Era la prima volta che la costruzione navale ebbe luogo in maniera così costante e con una sorte di catena di montaggio. Gli operai abitavano sul vasto terreno della fabbrica e tra loro c’erano anche tanti stranieri. Erano tantissimi, soprattutto per quei tempi, il loro numero arrivava anche a 5.000. Ovviamente la produzione andava avanti velocemente e l’enorme cantiere poteva consegnare anche due navi al giorno.
Tutta l’area è rimasta lì, piuttosto abbandonata, quando tempi e metodi moderni sostituirono le vecchie strutture. Una parte viene utilizzata durante la Biennale di Venezia, la grande mostra del cinema, altre parte vengono pian piano restaurati.
Ma quel che è rimasto e comunque bello e impressionante.
La Porta da Terra, l’ingresso monumentale dell’Arsenale fu costruita nel ‘500. Doveva significare l’opposizione di Venezia all’influenza dei Turchi ed era un simbolo della cristianità. È un portale con statue, leoni e colonne, il leone più grande provenne dalla Grecia e fu portata a Venezia come trofeo di guerra. Il restauro delle statue è terminato recentemente.