Il Piemonte è la regione che, nonostante abbia tanto da offrire, non è stata ancora scoperta dai turisti che si lasciano sedurre dalle mete più note. Eppure è un grave errore perchè nel Piemonte si nascondo dei veri tesori dell’ingenio umano tra cui il Sacro Monte di Varallo Sesia, un eccezionale complesso degli edifici formato da 43 cappelle situate lungo un percorso che si immerge nel verde di una collina sopra il piccolo paese, Varallo.
La fondazione del Sacro Monte è strettamente legata alla natura e fede dell’uomo medievale nonchè alla situazione politica di quell’epoca quando il pelegrinaggio nei posti del culto diventa difficile e pericoloso. Così dal XV cominciano a nascere i proggetti il cui ruolo è quello di presentare ai fedeli i fatti della Passione di Cristo e dare la possibilità di seguire i suoi passi senza la necessità di fare un faticoso e costoso viaggio nella Terra Santa.
Quest’idea trova la sua espressione nell’iscrizione all’entrata della tomba di Gesu dove c’è scritto: Ut hic Jerusalem vidat qui peregrare nequit – “Perchè qui possa vedere Gerusalemme chi non vi può pellegrinare.
Indipendentemente dall’aspetto religioso Sacro Monte di Varallo è uno straordinario spettacolo per gli amanti dell’arte.
Il complesso degli edifici è composto da una cinquantina di cappelle con 400 di gruppi di figure e circa 4000 figure che compaiono negli affascinanti affreschi di grandissimi artisti quali Gaudenzio Ferrari, Giulio Cesare Luini, Giovanni e Melchiorre d’Enrico, Michele Prestinari, i fratelli Rovere detti “i fiamminghini”, Antonio d’Enrico detto “il Tanzio”, Pier Francesco Mazzucchelli detto “il Morazzone” e tanti altri ancora che nel corso di un paio di secoli attribuirono alla nascita di questa “Nuova Gerusalemme”.
Il Sacro Monte ha un altro aspetto interessante: quello naturalistico. Il complesso stesso sorge su una soglia rocciosa che domina tutta la bassa Valsesia fino a Monte Fenera e, verso no