La Sacra Sindone, nonostante i dubbi circa la sua autenticità, continua ad attirare milioni di fedeli ogni volta che viene esposta, ogni 25 anni. Che sia autentica o meno ha poca importanza: vale sicuramente la pena vederla.
Il Duomo di Torino è un simbolo di questa città. Qui vi è uno dei più preziosi e controversi tesori del mondo cristiano, il manto che avrebbe coperto il corpo di Gesù Cristo dopo la crocifissione. Il Duomo è un’opera del Maestro Mheo del Caprino Settignano, e la sua costruzione fu realizzata durante gli anni di 1491 e 1498, per ordine del Cardinale Domenico della Rovere, ed è uno splendido esempio dell’architettura rinascimentale italiana, l’unico in questa città. Nonostante l’incendio che quasi la distrusse completamente, oggi, la chiesa, risplende con lo stesso fascino passato. Fu eretta in omaggio al santo patrono di Torino, San Giovanni Battista, e ospita al suo interno la preziosa e sacra reliquia. Convivendo con tutta la polemica che gira intorno al sacro Manto di Gesù, questa stupenda chiesa rinascimentale, attira milioni di persone, curiosi e fedeli, per una visita.
Che la Santa Sindone di Torino sia l’elemento più rappresentativo e più controverso del cattolicesimo nessuno ne dubita. Vi sono molte questioni ancora non chiarite dalla scienza e dalla Chiesa, ma resta comunque una misteriosa e affascinante prova che l’uomo ha ancora bisogno di qualcosa di concreto che lo leghi al suo Dio. La credenza in un Dio, di qualunque religione sia, alimenta le anime bisognose di consolazione, e tante volte, la fede imbattibile supera le evidenze scientifiche. Un esempio clamoroso è quello della Sacra Sindone, importante oggetto di devozione della cristianità. Fu' portata in Europa dai crociati e dal 1578 si trova a Torino, è lunga 4,37 m e ampia 1,10 m, ed è ritenuta dai fedeli e dalla Chiesa Cattolica il lenzuolo funebre che avvolse il corpo di Gesù Cristo dopo la crocifissione.
L’autenticità del lenzuolo è dubbia, motivo per cui fu sottoposta ad alcuni test che potessero comprovarne la vera età. Il test del 1981 riscontrò tracce di sangue umano e pollini di piante che esistevano soltanto nelle vicinanze di Gerusalemme, ma quello della datazione al carbonio, compiuto nel 1988, attestò che il sacro lino risale al XIII secolo. Nonostante tutte le controversie riguardo la sua autenticità la Sacra Sindone attira milioni di pellegrini. Impressiona ed emoziona l’immagine umana stampata sul suo tessuto: il naso fratturato, il segno sulla guancia destra, la ferita di lancia sul petto ed i segni di frustate lasciano un forte dubbio persino in coloro che sono scettici.
Il Duomo di San Giovanni Battista, costruito tra il 1491 ed il 1498, ospita una copia che rimane permanentemente esposta. Sin dal 1694 la vera Sindone è conservata sottovuoto in un’urna con un’atmosfera controllata e si trova nella Cappella che porta il medesimo nome, chiusa per restauri dal 1997 a causa di un grosso incendio. La sua esposizione si svolge ogni 25 anni e la prossima sarà realizzata nel 2025. Si consiglia la visita al Museo della Sindone con mostre esplicative e oggetti riguardanti il sacro lenzuolo.