
Ogni anno, il 2 luglio ed il 16 agosto,
Siena vive un sogno con il suo famoso Palio. Un appuntamento da non perdere per rivivere le caratteristiche rivalità tra le contrade, ma anche per il suggestivo scenario offerto da
Piazza del Campo. Come dicono i senesi, il
Palio di Siena non è una festa, né una gara…è molto di più!
I colori, dal giallo ocra del tufo steso sulla piazza del Campo a quelli, vivaci, delle bandiere e dei foulard dei contradaioli.
I suoni, da quello del campanone che rotola giù dalla Torre del Mangia a quello dei canti lanciati a sfida da una contrada all’altra, dal suono delle chiarine d’argento sul carroccio che trasporta il Palio a quello a quello degli zoccoli dei cavalli che battono sul tufo…
Colori e suoni. Ma anche emozioni: quelle dello spettatore e quelle dei senesi che il forestiero può solo intuire…
Il Palio “alla tonda” cioè quello corso in Piazza del Campo fu istituito stabilmente nel 1656. E con esso nascono le rivalità tra le 17 contrade cittadine, alcune rimaste fino ad oggi, causate soprattutto da liti per la linea di confine o per il comportamento dei fantini durante le corse. Ogni senese appartiene ad una contrada, un orgoglio ed uno spirito di appartenenza così forte che si tramanda di padre in figlio.
Siena si divide in 17 città-stato tante sono le Contrade, anche se soltanto dieci saranno ammesse a partecipare alla gara con i loro cavalli.
L’emozione del Palio ogni anno si inizia a respirare alla fine di giugno quando gli operai cominciano a spargere il tufo sulla
Piazza del Campo. Il giorno del Palio si apre con la Messa del fantino celebrata sulla piazza, si prosegue in ciascuna contrada con la benedizione del cavallo; quindi, verso sera, il grande spettacolo.