L’itinerario si svolge nel settore più orientale delle Alpi Orobie ed è intitolato ad Antonio Curò (1828 – 1906), fondatore e primo presidente della sezione di Bergamo del CAI, alpinista e naturalista di fama nazionale.
Per le sue caratteristiche, il percorso è riservato a escursionisti esperti (piccozza e ramponi fino a stagione avanzata, uno spezzone di corda di 20 metri, alcuni moschettoni e fettucce), svolgendosi a quote elevate e lungo tratti a volte esposti e attrezzati con catene. L’ambiente risulta inoltre molto vario, alternando tratti su prati ad altri su macereti, sfasciumi o roccette in cresta. Molte volte, inoltre, il sentiero è ridotto a esili tracce.
I principali motivi d’interesse sono così riassumibili:
* Fauna alpina particolarmente varia e numerosa: camosci, marmotte, aquile…;
* Flora alpina altrettanto ricca e varia, soprattutto in ambiente siliceo e calcareo, con anche alcuni preziosi endemismi, come la Viola comollia, rinvenibile solo nelle Orobie oltre i 2000 metri di quota;
* Numerosi laghi, laghetti e torbiere, di grande interesse naturalistico;
* Possibilità di compiere interessanti osservazioni geologiche e morfologiche: tipici circhi glaciali occupati da laghetti o torbiere, rocce montonate, striature glaciali, antiche morene…;
* Notevoli presenze storiche e umane, a cominciare da una lunga e suggestiva mulattiera militare, realizzata nel corso della Grande Guerra, senza però dimenticare, ad esempio, le baite e i recinti in pietra dei pastori (i cosiddetti “Barek”);
* Muovendosi spesso sul crinale delle Orobie, i panorami risultano particolarmente vasti, anche sulle Alpi Retiche e sul gruppo dell’Adamello.
Anche se il trekking risulta fattibile in due soli giorni, è senza dubbio consigliabile aggiungere almeno un giorno e fermarsi a pernottare al Rifugio Curò, per poi compiere un’escursione nella stupenda conca del Barbellino, una delle zone più belle delle intere Orobie.
L’intero percorso si svolge su sentieri segnalati dal CAI Bergamo con i tipici segnavia rosso-bianco-rosso e i numeri 416 e 321. Il trekking potrebbe inoltre essere percorso con pari soddisfazione anche nel senso inverso a quello descritto.
Giorni occorrenti - minimo: 2
Giorni occorrenti - consigliat: 3
Lunghezza massima di tappa: ore 5
Dislivello massimo di tappa: m. 900 circa in salita
Quota minima : m. 1828
Quota massima: m. 2698
Difficoltà massima: EE – escursionisti esperti
Periodo consigliato: Luglio – settembre
Regione: Lombardia
Provincia: Bergamo
Valle/zona: Alpi Orobie