Escursione letteralmente “a due passi dal mare”, ma non per questo poco interessante, anzi. Dapprima, ecco il rustico Rifugio Pian delle Bosse, uno dei pochi rifugi gestiti della Liguria, realizzato dalla sezione di Loano del CAI all’inizio degli anni ‘70, in una bella posizione, ricca di prati e di sorgenti, nel cuore di un ambiente ancora agreste, a pochissimi chilometri dalle affollate spiagge della riviera (nella foto, un’immagine del rifugio, tratta dal sito Internet del CAI Loano). Per i più allenati, c’è però la possibilità di proseguire, senza alcuna difficoltà, verso la panoramica vetta del Monte Carmo, dalla quale il panorama si apre in modo spettacolare, ovviamente con il mare in primo piano. Tra l’altro, secondo la tradizione, presso il Carmo dovrebbe trovarsi nascosta una “bocca da fuoco” ricolma d’oro, abbandonata dalle truppe francesi dopo la battaglia di Loano del 1795. Da Loano ci si porta in auto alla vicina località di Verzi (quota 170 metri, frazione però di Pietra Ligure) per proseguire ancora fino a raggiungere il parcheggio del rifugio, situato a 603 metri di quota. Dal parcheggio ci si incammina, senza possibilità di errore, lungo un comodo sentiero segnalato che, in poco meno di 30 minuti, conduce al Rifugio Pian delle Bosse, a 841 metri di quota. I meno allenati e i bambini potrebbero tranquillamente fermarsi qui, mentre gli altri possono proseguire, sempre su un evidente sentiero, verso il Monte Carmo. Tenendo la sinistra a un successivo bivio, si risale il comodo costone sud-orientale del Carmo, fino a raggiungere il piccolo rifugio Amici del Carmo e la sovrastante ampia e tondeggiante vetta, sulla quale si trova una grande croce: Monte Carmo, quota 1389 metri, ore 1,45 dal Rifugio Pian delle Bosse, in totale ore 2,15 dal parcheggio. Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita e richiede, fino al parcheggio, ore 1,30. I fiori del Monte Carmo Le pendici del Monte Carmo sono caratterizzate da una grande varietà di fiori, alcuni rari ed endemici, anche perché ci troviamo in una zona considerata il limite fitogeografico tra Alpi ed Appennini. Infatti molte specie alpine estendono fin qui il loro areale, e inoltre vi è un netto contrasto tra il versante nord, ambiente di tipo padano, e quello sud di tipo mediterraneo. Anche per gli entomologi non mancano alcune specie di insetti di notevole interesse, considerati relitti glaciali, e di variopinte farfalle, tra tutte la bellissima Parnassius apollo.
Tempo di percorrenza: ore 3,45
Quota di partenza: m. 603
Dislivello: m. 786
Difficoltà: E – Escursionistico(T – Turist
Periodo consigliato: Tutto l’anno, in assenza di ne