
Nella provincia di Bergamo, vicino a Trezzo d’Adda, un po’ nascosto tra i fiumi Brembo e Adda si trova questo villaggio straordinario. Frutto del’impegno della famiglia Crespi, industriali cotonieri, più di un secolo fa. Nel 1878 Cristoforo B. Crespi decise di costruire in quel’angolo verde, vicino all’acqua e un po’ isolato, un opificio moderno. A differenza di altri industriali Crespi riteneva che una vita comoda e tranquilla era di vitale importanza per gli operai e per il buon funzionamento della fabbrica. Fece costruire insieme allo stabilimento, tre palazzi per gli operai che lavoravano nel cotonificio. Suo figlio Silvio tornando dai suoi studi in Gran Bretagna, propose la costruzione di un vero e proprio villaggio operaio. Furono costruite case complete di servizi esterni e giardino. Le famiglie erano numerose e trovavano sufficiente spazio nelle belle case comode. I giardini erano addebiti ad orto, in questo modo la gente diventava quasi autosufficiente e aveva qualcosa da fare oltre il lavoro. Il villaggio pian piano fu completato di tutto punto. Non mancava nulla. La chiesa ricca di affreschi e la casa del parroco poco distante, vicino alla casa del medico. Bagni pubblici, lavatoio, uno spaccio alimentare, un ospedale e anche una scuola.
I Crespi tenevano in particolar modo all’educazione dei giovani. Le giornate scolastiche erano lunghe e oltre alle materie normali, ai ragazzi venivano anche insegnate le tecniche delle lavorazioni in fabbrica. Anche la direzione abitava nel villaggio ma in belle ville, una diversa dell’altra. La famiglia Crespi costruì il Castello, una grande villa di stile medievale di fianco alla fabbrica. Non mancava nulla, a poca distanza del paese, si trovava il cimitero con il mausoleo per la famiglia padronale. Questo bel posto è rimasto come allora, con tante case ancora abitate da discendenti dei vecchi operai. Ordinato e lindo rimane un paese unico, da visitare senz’altro.