Il Crinale, il suo nome identifica subito una parte importante di un percorso sopraelevato e sicuro, una cresta collinare di un certo interesse, soprattutto quando è stata per secoli usata da popoli per i loro spostamenti, commerci e perchè no come poi è successo anche domus e templi per la preghiere e la meditazione.
Un'Acropoli costruita dalla colonia Focea provenienti dalle coste della Turchia, che si estende verso oriente, la monumentale Porta Rosa ingresso principale della città e le sua mura di cinta a difendere il Sito, le quali si innalzano sulla vegetazione della macchia mediterranea. Costruita alla fine del VI sec. a.C. per poi essere ripresa e rafforzata da torri in età ellenistica.
Infatti in una delle parti estreme si erge il Fortilizio di Castelluccio. Nelle zone più alte, una serie di terrazzamenti, luoghi di culto, per santuari all'aperto, chiamate Terrazze Sacre ( secolo V a.C. ). Accanto all'Acropoli, il Tempio di Poseidone Asphaleios usato per il culto delle divinità. A poche decine di metri un'altro Tempio Ellenistico edificato tra il III sec. a.C. e la metà del II sec. a.C. dedicato forse a Demetra, la dea dei campi e delle messi o meglio ancora la dea Madre Terra, ma si narra che il culto era per Elea figura mitologica.
Invece destinato alle riunioni pubbliche un imponente piazzale, dove rinvengono anche Cippi dedicati a Zeus (V sec. a.C.). Successivamente segui il Santuario Ellenico Parmenide e Zenone fondatori della scuola filosofica presocratica attiva ad Elea. Sito Archeologico che si trova a Ascea e Casal Velino, visitato ogni anno da migliaia di turisti di tutto il mondo, ma ancora oggi meta di tanti studiosi e filosofi che vengono da ogni parte per studiare la vita di Parmenide e Zenone.
I resti di Velia sono sempre aperti a tutti, i bambibi non pagano, sconti per gli studenti. Il periodo migliore per visitare il sito è senza dubbio la primavera e l'autunno. Si ci può arrivare via terra con la machina o anche comodamente con il treno ( stazione ferroviaria a 1 km ).