Davanti alla facciata del Palazzo Vecchio, il visitatore può ammirare varie sculture, tre le quali la copia del David di Michelangelo. Al di sopra del portale, sempre sulla facciata, è collocato un medaglione col monograma di Cristo fiancheggiato da leoni in campo azzurro e sormontato da una cornice timpanata. L’iscrizione “ Rex regum et Dominus dominantium” fu collocata nel 1551 per volontà di Cosimo I.
All’interno del palazzo si apprezza il Cortile di Michelozzo, con colonne, stucchi dorati ed affreschi del Vasari. Al centro, si trova la Fontana col Genietto del Verrocchio. Attraverso le scale del Vasari si accede all’imponente Salone del Cinquecento (opera del Cronaca con decorazioni affidate al Vasari) ed allo Studiolo di Francesco I, ideato dal Vasari. Da questo salone si giunge ai Quartieri Monumentali, composti da numerose sale ricche di dipinti ed affreschi: la sala di Leone X (occupata attualmente dal Sindaco e Assessori); la sala di Clemente VII con il celebre affresco vasariano dell’Assedio di Firenze, dove si ammira una minuziosa veduta della città cinquecentesca; la Sala di Giovanni dalle Bande Nere, le sale di Cosimo il Vecchio, di Lorenzo il magnifico e di Cosimo I.
Spicca notevolmente nel Palazzo, la Sala dei Gigli , definita in questo modo per le decorazioni fatte, sul soffitto, da Giuliano da Maiano e da Francione, rappresentanti fiordalisi d’oro in campo azzurro. Da vedere, nella sala dei Gigli è La Giuditta: opera restaurata, capolavoro di Donatello.