La Basilica di San Marco è la cattedrale della città e sede del Patriarca, ma soltanto a partire dal 1807. Fino a quella data, sin dalla sua costruzione, fungeva da chiesa palatina del potere ducale. Con l'arrivo leggendario delle reliquie di San Marco a Venezia nell' 828 cominciarono i lavori della costruzione di una chiesa per accoglierle.
Nello stesso secolo è stata riedificata due volte per via degli incendi, e di nuovo per la stessa ragione nel 978 da Pietro Orseolo. Ciò che conosciamo oggi, è stato frutto dei lavori cominciati nel 1063 e venne consacrata nel 1094, anche se nel '200 è stata devastata nuovamente da un incendio e restaurata molto velocemente. L'aspetto monumentale lo è ancora di più all'interno, i mosaici bizantini che la ricoprono interamente sono stati eseguiti durante il XII secolo e sono i più visitati del mondo.
Con la conquista di Costantinopoli nel 1204 arrivò un flusso di opere d'arte bizantine, che trovarono collocazione all'interno ed all'esterno della Basilica, come i quattro cavalli di bronzo (oggi nel museo). Ciò aveva un ruolo simbolico importantissimo: tutta l'Europa doveva vedere e riconoscere la supremazia della Repubblica di Venezia nel Mediterraneo.
In questo secolo le cupole furono sopraelevate con tecniche di costruzione bizantine e fatimide. Solo nel '400 fu completata la decorazione delle facciate, ciononostante abbiamo davanti una struttura omogenea ed armoniosa. Tutti i lavori di costruzione e di restauro erano diretti dal proto: hanno occupato questa carica grandi architetti come Jacopo Sansovino e Baldassarre Longhena. La chiesa, poggia su un terreno sabbioso, per questo motivo si tendeva a realizzare gli edifici in larghezza, dal peso più equilibrato. La basilica è lunga 76 metri e larga 62, la cupola centrale è alta 43 metri.
Tra i mosaici della facciata, l’unico rimasto degli originali duecenteschi è quello sopra il primo portale a sinistra. Uno dei “pezzi” più antichi della chiesa è la figura romana dei Tetrarchi risalente al III secolo che raffigura due cesari e i due augusti. II gioiello più prezioso è da tutti considerato la Pala d'Oro posta sull'altare maggiore della basilica, che glorifica l'evangelista e ne racchiude le reliquie.
La Basilica di San Marco è tutt'uno con Venezia ed è un esempio straordinario di una fusione di stili architettonici. In questo senso è un'allegoria della stessa Serenissima: un punto d'incontro di mondi diversi dei quali incorporò tutte le ricchezze.